PRECIPITAZIONI ABBONDANTI – Marzo è stato un mese particolarmente perturbato: ci siamo già addentrati nell’analisi sulle cause meteorologiche (per chi volesse approfondire [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/27123-1-anomalie-marzo-invernale-che-proseguono-ad-aprile]può cliccare qui[/url]), ma quello che si può dire è che il trend piovoso di marzo conferma una prima parte dell’anno molto ricca di precipitazioni e per il momento nemmeno l’avvio d’aprile mostra significative variazioni. Dai dati del CNR, risulta che mediamente è piovuto il 60% in più di piogge sull’Italia, ma non ovunque le precipitazioni son state sopra la norma, in quanto i prevalenti flussi perturbati occidentali hanno un po’ lasciato al riparo alcune zone centro-meridionali adriatiche, dove localmente si sono registrati lievi deficit. Questo significa che le zone più esposte hanno beneficiato davvero di tantissima pioggia: in media sul Nord Italia ha piovuto oltre il 100% in più del normale.
CLIMA FREDDO AL NORD – Le regioni settentrionali sono quelle che mediamente hanno avuto a che fare con le maggiori precipitazioni e al tempo stesso [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/27114-1-tra-freddo-neve-e-piogge-al-nord-italia-un-marzo-da-clima-del-passato]hanno risentito anche del clima più freddo[/url], per effetto delle tardive fasi fredde connesse al gelo che ha imperversato in gran parte d’Europa, appena a nord delle Alpi. Queste fasi fredde hanno anche determinato nevicate, che localmente si sono spinte fino in pianura. Considerando assieme tutta l’Italia, la temperatura è stata stata in linea con la media (+0,07 gradi), ma con differenze assai rilevanti tra il Nord ed il Sud della Penisola: la colonnina di mercurio a marzo è risultata infatti di circa un grado inferiore alla media nelle regioni del settentrione mentre nel Sud è stata di quasi due gradi superiore al normale. Proprio queste marcate differenze sono state alla base del tempo perturbato.