CALURA ECCEZIONALE I numeri confermano quello che già in fondo sapevamo: Marzo è stato straordinariamente anomalo, molto caldo e secco. Considerando l’intero territorio nazionale, l’anomalia complessiva, rispetto al periodo tra il 1971 ed il 2000, è risultata pari a +2.30°C: sulla base di questi dati si tratta del terzo marzo più caldo della storia, dietro al 2001 in assoluto il più anomalo con uno scarto positivo di ben +3.19°C. Se restringiamo l’analisi alle sole temperature massime, emerge che l’anomalia del marzo 2012 è stata la più alta in assoluto dal 1800, pari a ben +3.31°C sopra la media 1971-2000. Se si considera che in genere percepiamo il clima presente nelle ore di luce del dì, si potrebbe sostanzialmente dire che abbiamo vissuto il marzo più caldo di sempre.
CLIMA PIU’ ANOMALO SUL NORD ITALIA Analizzando il dettaglio di quello che è stato il mese di marzo sulle varie regioni dell’Italia, si intuisce come le anomalie più elevate, fino a superare i +3/+3.5°C dalla norma, hanno interessato le regioni del Centro-Nord e soprattutto l’Arco Alpino, mentre lo scarto di temperature dalla norma si riduce a poco meno di 2 gradi per quanto concerne l’estremo Sud e la Sardegna. Limitatamente alle temperature massime gli scarti dalla norma hanno addirittura superato i 5 gradi su parte del Nord. A cosa è dovuto questa anomalia così marcata delle temperature massime? Hanno inciso di certo le giornate così soleggiate, ma in una certa misura probabilmente anche la lunga fase siccitosa ed i terreni secchi che favoriscono il riscaldamento.
PIOGGE PIU’ CHE DIMEZZATE Marzo 2012, dal punto di vista delle precipitazioni, prosegue sullo stesso trend già visto negli ultimi mesi: nel complesso, le precipitazioni dello scorso mese sono state inferiori alla norma del 52%, risultando il 25° marzo più secco della storia degli ultimi due secoli. Tuttavia si sono mantenute le solite differenze, con la Sicilia unica “oasi felice” che ha potuto godere di piogge abbondanti rispetto alla norma (più del doppio), per quanto ristrette nell’arco di pochi giorni, mentre gran parte delle regioni centro-settentrionali sono invece rimaste a secco. Le situazioni peggiori sono quelle note e confermate dai pesanti deficit pluviometrici riscontrati a marzo: ci riferiamo al Triveneto ed a gran parte delle regioni centrali e Sardegna, dove spesso non è caduto nemmeno 1/3 delle precipitazioni che normalmente cadono durante il mese.