Il 28 e 29 dicembre sono state due giornate molto piovose in alta Toscana (con neve oltre quota 1300 circa), come in molte altre regioni del centro-nord Italia, ma quello che vogliamo sottolineare in questo breve articolo è come l’orografia giochi un ruolo essenziale nel determinare, in località distanti pochi chilometri l’una dall’altra, accumuli estremamente diversi non appena si ha rotazione delle correnti.
Vediamo intanto alcuni accumuli del giorno 28, con tra parentesi quelli del 29, specificando che per Pontremoli abbiamo riportato i dati dell’Osservatorio SMI, per le altre località osservazioni amatoriali di Meteoreporter iscritti al nostro forum e al Meteodiario, che qui ringraziamo.
Da sud a nord abbiamo avuto:
Pisa mm 8 (mm 35)
Migliarino Pisano mm 12 (mm 48)
Viareggio, frazione Torre del Lago mm 22 (mm 42)
Marina di Carrara mm 31 (mm 23)
Pontremoli mm 74 (mm 32)
Salta subito all’occhio come il 28 dicembre siano state più piovose le località più settentrionali, mentre il 29 le parti si siano esattamente rovesciate. L’accumulo complessivo dei due giorni più elevato si è avuto a Pontremoli, cosa che non stupisce vista l’elevata piovosità di questa stazione chiusa da tre lati da rilievi piuttosto elevati, ma aperta a sudovest.
Perché questo? Il giorno 28 abbiamo avuto prevalenza di correnti da SW in quota e venti deboli da S/SE al suolo, quindi le località più piovose si sono trovate a essere quelle sopravvento alle correnti sudoccidentali. Il giorno 29 la diversa posizione del minimo ha convogliato correnti in quota da S e al suolo da E/SE, addirittura da E/NE sulla parte più settentrionale della regione, tanto che a Pontremoli a metà mattina già non pioveva più e il vento soffiava da NE. La catena appenninica e quella apuana hanno quindi funzionato da barriera alle correnti orientali, con Pontremoli e Marina di Carrara che questa volta si sono venute a trovare sottovento, Viareggio in una situazione intermedia (lì le Apuane a oriente subiscono un brusco abbassamento nell’altezza media), Migliarino e Pisa, in particolare la prima (Pisa ha alle spalle il Monte Pisano), più esposte alle piogge. Anche Lucca ha avuto andamento pluviometrico simile a quello di Migliarino.
A conferma di ciò porto la testimonianza di amici pontremolesi che, in viaggio dalla loro città a Lucca (passando per l’interconnessione di Migliarino) la mattina del 29, hanno trovato pioggia debole fino al casello Versilia dell’A11, superato il quale la pioggia è progressivamente aumentata di intensità fino all’altezza di Viareggio e ancor più dopo aver superato il Lago di Massacicuccoli.