Nell’ultimo articolo abbiamo descritto una situazione invernale per il periodo con nevicate che hanno raggiunto la pianura, la settimana poi è proseguita con la presenza di gelate mattutine in montagna e in alcune località del basso Veneto, da sabato il tempo è nuovamente peggiorato.
Un nucleo freddo posizionato sulla Germania è sceso dalla valle del Rodano scavando una profonda depressione sull’alto Tirreno, la ciclogenesi mediterranea non si è fatta attendere e nella nostra regione gli effetti sono stati immediati. Nella giornata di sabato intense nevicate hanno colpito le zone montuose (Dolomiti e Prealpi) a quote inizialmente superiori ai 900m, in pianura le precipitazioni sono arrivate nella tarda serata per merito di cellule temporalesche in rapida formazione sull’adriatico e in risalita verso il basso Veneto.
Domenica notte il tempo è ulteriormente peggiorato con piogge sparse e consistenti che non hanno risparmiato nessuno, la neve ha continuato a cadere in montagna e con il passare delle ore gli accumuli nevosi si sono fatti consistenti, nella maggior parte delle zone montuose la neve fresca ha superato il mezzo metro raggiungendo il metro mentre gli accumuli complessivi, comprese le nevicate della scorsa settimana, hanno superato anche i 150 cm alle quote medie.
Stanotte il maltempo ha continuato ininterrottamente a regalare buoni accumuli precipitativi risollevando le medie mensili.
Nel complesso del peggioramento si sono avuti dai 30 ai 50mm di pioggia in pianura e superiori ai 100 mm in montagna; Ombra pluviometrica per alcune zone del veronese che hanno a fatica superato i 10mm.
In rilievo il vento che da sabato mattina non ha mai smesso di soffiare fino al primo mattino di stamane, ripetute raffiche sopra i 50 Km/h sulla costa, sopra i 30 km/h in pianura e punte di 70 km/h nella pedemontana veronese.
Impressionanti le medie del vento di Rosolina e Chioggia, rispettivamente di 32 e 23 km/h.
La temperatura in pianura si è attestata sui 6/8° la minima e 10/12° la massima mentre nel complesso della settimana il quadro termico è per la prima volta sottomedia dopo molti mesi.
In conclusione
Non sempre la primavera significa bel tempo, infatti, ne abbiamo descritto il lato fresco e piovoso, questo ultimo peggioramento ha risollevato le riserve idriche scarseggianti mentre in montagna si sono raggiunti accumuli nevosi che nemmeno nell’inverno appena passato si erano avuti; possiamo quindi dare per la prima volta dopo molti mesi una bella notizia meteo a riguardo di un peggioramento che per la nostra regione è stato una manna dal cielo.