Non riesce proprio ad esaurirsi l’anomalia della circolazione atmosferica a grande scala, la quale vede ricorrenti situazioni perturbate affondare la lama con relativa facilità su tutto il Mediterraneo. Se tutto ciò poteva sembrare ancora normale fino a qualche settimana fa, ora è proprio scattato un vero campanello d’allarme, in quanto ormai siamo entrati nella seconda parte di giugno e l’estate stenta a decollare sul nostro Paese, a parte per quel che concerne le regioni meridionali e la Sicilia, dove peraltro non è certo mancato il caldo per l’afflusso di correnti nord-africane.
L’andamento di questa prima parte di giugno trova conforto anche in quel che è accaduto nel mese di maggio, estremamente piovoso su quasi tutte le regioni (si rammentiamo i picchi di ben 400 millimetri toccati sulla regioni di Nord-Ovest nella prima parte del mese): la mappa in basso mostra le anomalie su base mensile rispetto alla norma e possiamo notare che solamente la Sicilia ha avuto un deficit pluviometrico, a fronte comunque dell’elevatissima piovosità dei mesi precedenti. A livello nazionale, maggio ha avuto piogge che hanno mediamente superato la norma del 47% e si è piazzato in 44° posizione nella speciale classifica di piovosità dei mesi di maggio dal 1800 ad oggi.
Quest’anomala frequenza di precipitazioni ha dato la sensazione di un maggio relativamente fresco: andando nei dettagli, sicuramente è stato un mese un po’ più fresco rispetto a quelli a cui siamo ormai stati abituati in questi ultimi anni, sempre più di stampo estivo. Tuttavia, valutando le anomalie sulla base statistica di raffronto del trentennio dal 1961 al 1990, maggio 2010 è stato leggermente più tiepido della norma mensile, esattamente di +0,48°C come media nazionale in misura piuttosto uniforme sull’intero territorio, come possiamo apprezzare dalla mappa in basso.