Chi ha trascorso le vacanze estive in Sardegna ricorderà i prati ingialliti dal sole implacabile, ma se venisse tra ottobre e maggio scoprirebbe un aspetto e dei colori decisamente differenti. La Sardegna sta è quasi ovunque ormai verdissima per le abbondanti piogge e l’aumento dell’umidità dell’aria.
In pochi sanno che in Sardegna il tasso di umidità relativo dell’aria nel periodo ottobre e maggio è generalmente elevato, che nelle zone interne di pianura e nelle valli, sono frequenti le nebbie da inversione termica, si, proprio come quelle che avvengono nelle grandi pianure.
La Sardegna si trova nel corridoio privilegiato delle correnti atlantiche che, una volta giunte nel Mediterraneo centrale, si caricano di umidità e danno origine a estesi sistemi nuvolosi.
In queste ore si sta verificando un nuovo periodo piovoso per il transito di una linea d’instabilità atmosferica a cui seguirà una seconda, probabilmente più attiva.
Nell’Isola le precipitazioni non sono mai troppo durature, le cause sono fondamentalmente due: i forti venti che spirano nei mari attorno, sovente, nei periodi di tempo perturbato sono in corso burrasche, spingono rapide le perturbazioni, così che il tempo è spesso variabile. La seconda causa è l’assenza di rilievi imponenti, come ad esempio sono presenti in Corsica.
In un contesto di correnti occidentali usufruiscono di maggiori piogge le zone dell’ovest e le altre interne che ne sono esposte. Piove poco, salvo durante i temporali, nel settore orientale, dove la scorsa settimana si erano avute piogge assai abbondanti per lo scirocco, che qui manifesta una condizione di stau.