Di grande rilievo il passaggio della ciclogenesi dal golfo Ligure verso le regioni centro-meridionali tirreniche, con notevole approfondimento di un minimo barico al suolo per il netto contrasto tra l’aria freddissima in quota e l’aria più umida del Mediterraneo.
Non è usuale vedere simili configurazioni in questo periodo, d’altronde il sistema perturbato si è caratterizzato per notevoli fenomeni convettivi, che si sono manifestati sia sul mare sia sulla terraferma. Situazione rara ideale per il rovesciamento dell’aria fredda dalle quote superiori dell’atmosfera, e favorevole alla neve fino in pianura proprio sulle regioni tirreniche.
Quest’intrusione d’aria gelida è così instabile dalla Valle del Rodano non è stata prevista con anticipo. Varie proiezioni modellistiche hanno cominciato a mostrarla solo a circa 24 ore dall’evento, e la traiettoria è rimasta piuttosto incerta fino all’ultimo.
La Sardegna si è trovata un pò ai margini della ciclogenesi con il nocciolo di maltempo più intenso che si è concentrato sul settore centrale tirrenico e la Toscana, ove si sono avuti i fenomeni nevosi più rilevanti.
L’isola è stata attraversata molto rapidamente dall’impulso freddo a carattere temporalesco durante il pomeriggio di ieri. Gran parte del territorio è stata interessata da fenomeni rilevanti, accompagnati da una bufera di vento da ponente e poi maestrale, che non sono comunque perdurati oltre i 15-30 minuti.
Per lo più la neve in questa fase si è tenuta oltre i 400-500 metri d’altezza, ma anche a basse quote rovesci di gragnola e di nevischio non sono mancati, specie alla conclusione dell’evento temporalesco.
I temporali di neve sono stati più intensi sul Nuorese, dove varie linee elettriche hanno subito danni proprio per il peso della neve, con problemi che hanno interessato specie le campagne.
L’ultima zona interessata dal passaggio freddo è stato il Cagliaritano. Anche qui il rovesciamento dell’aria fredda ha causato durante il passaggio della cella temporalesca temporanei episodi di nevischio persino su Cagliari e altre zone di pianura vicine, con temperature al suolo ben oltre i 5 gradi.
Al seguito del fronte, ampie schiarite accompagnano l’arrivo d’aria ancor più fredda dal tardo pomeriggio, e così su tutta l’isola, battuta sempre dal vento di maestrale, la serata di ieri si annuncia subito ideale per le nevicate anche a quote molto basse, dato il crollo dell’umidità e il relativo calo della temperatura.
E residui impulsi perturbativi dalla Corsica, collegati alla circolazione depressionaria ormai centrata sulle coste Tirreniche, riescono a giungere sul centro-nord della Sardegna, causando a sorpresa nevicate su alcune zone.
Particolarmente interessato da fenomeni comunque non troppo rilevanti il settore nord-orientale dell’isola (le foto sopra si riferiscono alla zona di Ozieri), oltre che il Nuorese con lo stesso capoluogo interessato da una discreta nevicata con qualche centimetro di accumulo.
A parte questi ultimi fenomeni in parte quasi inaspettati, la Sardegna ha vissuto comunque una giornata speciale dalle caratteristiche invernali, come da tempo non si vedevano, con il passaggio di questo vortice freddo e instabile. Niente di così eccezionale, ma sicuramente una situazione fuori dal comune.