La necessità di aprire gli ombrelli a fine luglio è un’evenienza che può accadere anche in Sardegna: non sono infatti così rari i temporali di calore che, nel cuore del pomeriggio, possono far scatenare brevi acquazzoni sulle zone interne, prevalentemente quelle a ridosso dei maggiori rilievi. Nell’ultimo periodo il meteo ha però preso una piega del tutto particolare, regalando insolite caratteristiche autunnali.
Vento e clima fresco sono stati gli elementi caratteristici degli ultimi giorni: il Maestrale è certamente comune ed è tipico dell’estate sarda, mentre si rimane facilmente più stupiti per le temperature scese così radicalmente sotto la norma. E’ passata una settimana dallo scorso 19 luglio, quando una linea di groppo temporalesca aveva investito la parte settentrionale della Sardegna: giustamente abbiamo descritto l’evento come eccezionale per il periodo, anche perché non accadeva a luglio dal 2002.
Si è trattato di un episodio anomalo che è decisamente più tipico di settembre, quelli che segnano la rottura dell’estate che in Sardegna generalmente giunge con qualche settimana di ritardo rispetto al Nord Italia. La frustata temporalesca dello scorso 19 luglio ha avuto però un seguito molto importante proprio nella giornata odierna: stavolta l’imprevedibilità meteo di questo fine luglio così movimentato si è superata.
Gran parte della Sardegna è stata infatti investita da un ammasso perturbato, che ha avuto caratteristiche temporalesche solo sulla costa occidentale: l’inizio di giornata è stato quindi autunnale con fenomeni decisamente insoliti per il periodo (punte addirittura di 40 millimetri sull’entroterra sassarese) e temperature fresche, ovunque sotto i 20 gradi. Pioggia, fresco e persino nebbia (quest’ultima osservata in svariate località dell’interno, ma persino a Sassari città), a conferma di un passaggio perturbato davvero tipico dell’autunno.