Giungono buone notizie sul fronte del buco dell’Ozono, che ha appena registrato il secondo minimo storico negli ultimi 20 anni. Nel periodo compreso fra gennaio e agosto 2012 il buco dell’ozono ha raggiunto un’estensione massima d’appena 21.2 milioni di chilometri quadrati. In media nel corso dell’anno l’estensione e’ stata di 17.9 milioni di chilometri quadrati. A confermare questa regressione dello strato d’ozono sull’Antartide, sono i satelliti della Nasa e dell’Agenzia americana per l’atmosfera e gli oceani. Il record massimo in assoluto risale al 24 settembre 2006 (29,6 milioni di km quadri).
Secondo i ricercatori il motivo del cambiamento è da ricercarsi nella temperatura più calda registrata negli strati più bassi dell’atmosfera sul continente antartico. Nonostante la messa al bando da anni dei CFC, si ritiene che il buco dell’ozono potrà ricucirsi non prima del 2065. Dal 1° gennaio 2015 anche gli Hcfc, i gas che hanno preso il posto dei CFC, principali imputati della distruzione dell’ozono, saranno messi fuori produzione.