Dopo l’inizio alquanto freddo dell’anno 2008, abbiamo assistito ad un ritorno del caldo, sul nostro Pianeta, tra Settembre ed Aprile scorsi, raggiungendo un massimo scostamento termico in Gennaio e Febbraio di quest’anno (rispettivamente +0,30° e +0,35°C rispetto alla norma trentennale).
Poi, le temperature sono tornate nuovamente in discesa, tanto che l’attuale mese di Maggio si è concluso con uno scarto termico positivo di soli +0,05°C secondo i sensori satellitari TLT in bassa troposfera, quelli che esaminano i dati compresi tra gli zero ed i 3000 metri di quota, lo strato atmosferico maggiormente interessante per noi.
Bisogna considerare che il trend decadale globale, riferito a questo tipo di rilevazioni termiche, è piuttosto basso, se paragonato alle previsioni dell’IPCC, e si ferma attualmente a +0,13°C per decade, che comporterebbe un aumento termico di +1,3°C per il prossimo Secolo (sempre che tale trend venga confermato).
Esaminando l’andamento termico sulle varie zone del mondo, notiamo come, stavolta, non vi siano state differenze tra l’Emisfero Nord e quello Sud, entrambi con uno scarto termico pari a +0,05°C.
Questo grazie ad un forte raffreddamento avvenuto nell’Emisfero settentrionale, probabilmente grazie alle fasi negative dell’AMO e della PDO (temperature basse misurate sia nell’Atlantico che nel Pacifico del Nord), che è passato da uno scarto positivo di +0,68°C in Febbraio agli attuali +0,05°C.
Il Sud Emisfero sta invece probabilmente scontando l’arrivo del nuovo Nino, che, pur se ancora molto debole, ne sta facendo rialzare le temperature.
Ma soprattutto la differenza la si nota nelle temperature polari: il Polo Nord è passato da uno scarto termico di +1,35°C misurato in Dicembre, agli attuali +0,47°C, mentre quello Sud è passato dai -0,26°C di Aprile ai +1,13°C di Maggio.
Questo riscaldamento del Polo Sud è dunque l’evento più significativo del mese scorso, l’ultima volta che l’Antartico era risultato più “caldo” (come scarto termico dalla norma) rispetto all’Artico si verificò nell’Aprile del 2008.
Il nostro Pianeta appare ancora più freddo se prendiamo in considerazione i dati del sensore TMT, che presenta la sua massima densità di rilevazioni attorno ai 5000 metri di quota, ma che comprende un “range” piuttosto esteso di quote tra gli 0 ed i 20.000 metri di altezza.
In questo caso Maggio 2009 ha mostrato uno scarto negativo di -0,09°C, più marcato sugli Oceani (-0,14°C), che non sulla terraferma (+0,01°C), a dimostrazione di come le temperature oceaniche generalmente più fredde della norma stiano influenzando non poco il clima dell’Emisfero Settentrionale.