Ma che cosa si nasconde dietro questa frenata? Risponde per caso ad un processo simile a carico dell’atmosfera terrestre? Un gruppo di scienziati dell’Università di Reading ha lavorato sui dati e ha provato a formulare delle risposte.
Una delle conclusioni della ricerca indica che la diminuzione delle anomalie positive della temperatura superficiale dei mari e degli oceani del pianeta non è determinato dalla fine del riscaldamento globale, ma è dovuto ad una riorganizzazione del flusso di energia del sistema climatico.
Le stime di altre variabili, quali l’aumento del biossido di carbonio atmosferico, la crescita dei livelli del mare o la fusione dei ghiacci artici, non hanno registrato la stessa tendenza al rallentamento ed è per questo che secondo i ricercatori è troppo presto per poter gioire. I ricercatori hanno ipotizzato che una delle cause di questo rallentamento potrebbe essere un cambiamento nel rimescolamento al di sotto dei 700 metri tra l’acqua di superficie (più calda) e l’acqua di profondità (più fredda).