Il confronto tra le due mappe di rilevazione della copertura di neve e ghiaccio dell’Emisfero Nord, mostra una singolarità che non ci si sarebbe aspettato di trovare, vista la mitezza di questo inverno.
Notiamo, infatti, comparando le due mappe riferite al 1° Febbraio 2006 e quella relativa al 1° Febbraio 2007, una diminuita copertura nevosa nel settore europeo.
Lo scorso anno, ai primi di Febbraio, la neve copriva per intero la Germania, l’Austria, la Cecoslovacchia, la Polonia, l’Ungheria, spingendosi a coprire le rive del Mar Nero e circondando il Mar Caspio quasi per intero.
Quest’anno invece la Germania, parte della Polonia, l’Ungheria, e quasi tutto il territorio circostante il Mar Caspio, sono liberi dalla copertura nevosa.
Ma la situazione differisce anche per quanto riguarda i ghiacci polari del settore Nord Atlantico.
Rispetto allo scorso anno essi sono decisamente più estesi, sia nelle zone circostanti la Groenlandia (tanto che si è creato un “ponte di ghiaccio” che la unisce all’Islanda), sia per quanto riguarda le Spitzbergen, quasi interamente circondate, nonché la zona prospiciente la Terra di Francesco Giuseppe e la Novaja Zemlia.
Questo exploit dei ghiacci polari del settore europeo, in netta controtendenza rispetto all’andamento della neve nel settore euroasiatico, dipende soprattutto dal fatto che lo scorso anno furono molto frequenti le ondate di aria mite atlantica in direzione delle Spitzebergen, che registrarono temperature invernali altissime, mentre il Continente europeo era invece sottoposto ad invasioni di aria fredda da nord est.
Fa piacere, comunque, notare una certa ripresa in quel settore di ghiacci che era maggiormente andato in crisi negli ultimi anni.