Una recente pubblicazione da parte di scienziati francesi, esamina la presenza di una famiglia importante di insetti, i Chironomidi, presente negli strati sedimentari di un Lago francese, quello di Anterne situato nel Nord delle Alpi.
Tale strato sedimentario, lungo 8 metri, copre un periodo di tempo di circa 1800 anni, sufficiente per misurare le variazioni climatiche intervenute in tempi recenti.
Lo sviluppo di questi insetti è legato infatti alle variazioni termiche superficiali, presenti nel periodo estivo, in particolare nel cruciale mese di Luglio.
Le larve di questi insetti, ad habitat acquatico, si sviluppano in condizioni favorevoli comprese tra i 18 ed i 25°C; le uova si schiudono in due giorni a +22-25°C, in sette giorni a +16°C, in 14 giorni attorno ai +10°C.
Ugualmente lo sviluppo larvale è rapido per temperature maggiori di venti gradi, mentre è di venti giorni per temperature attorno ai +15°C.
Tale insetto così legato alle condizioni termiche, è un utile indicatore biologico nel valutare le variazioni termiche intervenute nel passato all’interno dei sedimenti: una grande abbondanza significa temperature molto alte, una scarsa quantità ha un significato opposto.
I cicli studiati dagli Scienziati francesi evidenziano una periodizzazione climatica un po’ differente da quella generalmente accettata dagli altri studiosi del clima.
Un primo periodo freddo lo si ritrova tra il 400 ed il 680 dopo Cristo, denominato “Dark Age Cold Period”.
Poi c’è il periodo del caldo medievale, che va dal 680 al 1350 dopo Cristo, un periodo quindi molto lungo, durato più di sei secoli, e denominato “Mediaeval Warm Period” (MWP).
Infine, la Piccola Età Glaciale, iniziatasi nel 1350 e terminata nel 1900.
Poi, c’è il riscaldamento del XX Secolo, le cui varie fasi rilevate dagli strumenti termometrici sono in ottimo accordo con le fasi rilevate dai sedimenti, testimoniando quindi la bontà di questo tipo di studio.
Le temperature rilevate durante il periodo caldo medievale, nella zona dei laghi alpini e per il mese di luglio, sono state più elevate di circa +0,6°C rispetto ai secoli tra il 400 ed il 680, e di ben +1,3°C rispetto ai secoli della Piccola Età Glaciale.
Un valore che induce a pensare che le temperature estive in quel periodo in Europa potrebbero essere estate anche leggermente superiori a quelle attuali.
Bibliografia
“Late-Holocene summer temperature reconstruction from chironomid assemblages of Lake Anterne, northern French Alps”-Auth: Laurent Millet, Fabien Arnaud, Oliver Heiri, Michel Magny, Valérie Verneaux, Marc Desmet – The Holocene, Vol. 19, No. 2, 317-328 (2009)
DOI: 10.1177/0959683608100576