I cicli astronomici sono il pacemaker delle glaciazioni, si diversificano tra i 23.000 ed i 100.000 anni di vita, riguardano l’eccentricità dell’orbita terrestre (orbita attorno al sole con distanze variabili), l’orientamento dell’asse di rotazione (descrive lentamente la figura di cono nello spazio) e la sua inclinazione.
Attualmente l’inclinazione dell’asse terrestre è di 23,5 gradi dalla verticale, ed il percorso fluttua dai 21,5 ai 24,5 gradi ogni 41.000 anni.
Maggiore è il valore di inclinazione, più acute diventano le stagioni in ambedue gli Emisferi, con estati più calde ed inverni più freddi.
Il secondo fattore di controllo delle stagioni, seppur più debole, è la forma dell’orbita terrestre. In un periodo di 100.000 anni l’orbita si allunga in un ellisse più eccentrica, per poi divenire più circolare.
Quando aumenta l’eccentricità dell’orbita, aumenta la differenza fra la distanza Terra-Sole: Afelio indica il momento più lontano dal Sole dell’orbita di terrestre, Perielio quello più vicino.
Afelio e Perielio intensificano le stagioni di un emisfero e mitigano l’altro. Attualmente la Terra raggiunge l’Afelio durante l’inverno australe che perciò è più freddo.
Quindi, durante l’orbita, il punto più vicino al Sole viene raggiunto nel nostro Inverno, quello più distante nella nostra estate.
Un terza fluttuazione astronomica è la precessione, anche questa si realizza in 23.000 anni.
L’Emisfero Sud è più freddo anche per ragioni astronomiche, oltre che per la vasta area continentale che sorge proprio nel Polo Sud.
Ma fattori che influenzano il Clima degli emisferi sono anche la densità delle terre emerse e delle masse oceaniche, oltre che le Correnti Marine.