Lo scenario ciclonico in azione sul Mediterraneo, con annesso nucleo freddo in quota prossimo alle Alpi, genera una serie di perturbazioni. Situazione invece più tranquilla sul Nord Europa, grazie al naso anticiclonico che si estende con le propaggini orientali fino al Baltico. Proprio lungo il bordo orientale e meridionale di tale struttura anticiclonica scivolano masse d’aria moderatamente fredde che mantengono attiva la complessa figura ciclonica estesa tra il Mediterraneo Centrale e l’Atlantico Portoghese.
Sull’Italia stiamo assistendo all’azione di due ammassi nuvolosi quasi uniti fra loro che, sospinti da una ritornante di correnti in quota occidentali, in questa prima parte della giornata di lunedì hanno penalizzato in particolar modo le regioni centro-meridionali, dalla Romagna in giù. Il Nord è rimasto pressoché ai margini del corridoio nuvoloso, con uniche precipitazioni di rilievo sulle Alpi Occidentali con nevicate che si sono spinte fin verso i 900 metri tra il torinese ed il cuneese. Oltre all’azione dei sopraccitati sistemi nuvolosi, va tenuta in conto l’instabilità ad evoluzione diurna che apporterà i propri effetti nelle ore pomeridiane.
L’interazione della depressione sul Portogallo accentuerà gli effetti dell’instabilità al Sud e sulle Isole Maggiori: un sistema perturbato più consistente si sta attualmente organizzando tra la Spagna Orientale e le Baleari e sembra destinato a muoversi verso levante, come possiamo apprezzare nella previsione dell’evoluzione dei fronti perturbati per le prime ore di domani, mercoledì 14 Aprile.