Prima incursione africana di breve durata:
verrebbe da dire, fortunatamente! Siamo appena ad aprile e sperare che l’Alta Pressione, di qualsivoglia natura, si stabilizzi definitivamente sulle nostre regioni è un po’ azzardato. Non tanto perché c’è il desiderio d’altre piogge, già cadute abbondantissime su tutto il Paese, quando perché la Primavera è la stagione dinamica per eccellenza ed è per questo che si debbono necessariamente accettare ulteriori sfuriate perturbate.
Maltempo tipicamente primaverile:
non dobbiamo immaginarci un peggioramento tipicamente atlantico, piuttosto una sfuriata perturbata che sfrutterà appieno il carburante d’aria caldo-umida strutturato dall’Alta Africana. Purtroppo, giusto sottolinearlo, gli enormi contrasti termici che si verranno a creare potrebbero rappresentare una miscela esplosiva per l’innesco di violentissimi temporali. Da non escludere, localmente, precipitazioni talmente forti da causa qualche disagio. E considerando che alcuni territori non hanno ancora assorbito le piogge dei mesi scorsi, non può certo considerarsi una buona notizia.
Temperature in brusco calo:
altra peculiarità tipicamente primaverile, soprattutto nell’ultimo decennio, è la facilità con cui si passa dal freddo al caldo, e viceversa. Superfluo, forse, ricordarvi che attualmente stiamo registrando temperature decisamente superiori alla norma. Su alcune regioni si superano facilmente i 25°C, ovvero valori che si dovrebbero raggiungere a fine maggio se non addirittura a inizio giugno. Bene, nei prossimi giorni dovremo rispolverare abiti un po’ più pesanti perché il calo termico sarà fin troppo brusco. Localmente si perderanno sino a 10 gradi e il vento acuirà la sensazione di freddo.
Il ritorno della neve:
ovviamente non alle basse quote, ci mancherebbe, bensì sui rilievi. Tuttavia, ragionando sullo zero termico e considerando che ci avviamo verso la conclusione d’aprile, nevicate attorno ai 1000 metri sulle Alpi e 1400 metri sull’Appennino centro settentrionale – comprese probabilmente anche le montagne della Sardegna – sono da considerarsi limiti relativamente bassi.
Cos’accadrà in seguito?:
Lecito, a questo punto, domandarsi se si tratterà di una rapida sfuriata perturbata oppure se gli albori di un altro lungo periodo di piogge. Dando uno sguardo alle proiezioni dei modelli, evidenziando una sostanziale discordanza di vedute, crediamo che la verità stia nel mezzo. Dopo l’allontanamento della goccia fredda potrebbe manifestarsi un relativo rialzo pressorio, ma infiltrazioni d’aria fresca e instabile di origine atlantica potrebbero tenerci compagnia sino a fine mese. Un quadro di relativa variabilità atmosferica che spianerebbe la strada alla prosecuzione dell’attività temporalesca pomeridiana.
Focus: evoluzione sino al 30 aprile 2013
Giovedì insisteranno condizioni di tempo stabile e soleggiato un po’ dappertutto, mentre venerdì assisteremo ad un graduale brusco peggioramento sulle Alpi e in successiva propagazione alla Val Padana. Avremo precipitazioni anche a carattere temporalesco, da non escludere temporali di una certa violenza associati a colpi di vento e grandinate. I primi acquazzoni pomeridiani visiteranno anche l’Appennino centro settentrionali, sintomo di un imminente cambiamento anche sul Centro Italia. Cambiamento che subentrerà nel corso del sabato ed anche in questo caso ci aspettiamo fenomeni a carattere di rovescio o temporale. Il maltempo continuerà ad interessare il nord, mentre al sud non mancherà occasione per degli scrosci di pioggia a ridosso dei rilievi. Entro domenica l’intera Penisola sarà accomunata da condizioni di tempo instabile e da un brusco calo termico.
La settimana successiva potrebbe rivelarsi estremamente variabile, alternando ampie schiarite a minacciosi annuvolamenti. Nubi che probabilmente si mostreranno più facilmente a ridosso dei rilievi, provocando ulteriori temporali. Le temperature, per via del maggiore soleggiamento e dell’attenuazione dei venti, dovrebbero riportarsi verso le medie stagionali.
Evoluzione sino al 05 maggio 2013
Lo scenario ipotizzato pocanzi, votato alla variabilità, sembra in grado di traghettarci agli inizi di maggio. Difficile, al momento, dirvi se l’Anticiclone sarà in grado di ripristinare condizioni di marcata stabilità. Ipotesi da non escludere, certo, ma che al momento va considerata tale.
In conclusione.
Primavera che sino a questo momento non si è fatta mancare nulla. Dopo le piogge abbondanti dei mesi scorsi, ecco che i primi, veri tepori stagionali lasceranno strada alla tipica instabilità temporalesca d’aprile.