Dopo un lungo periodo anticiclonico, privo di spunti di discussione degni di nota, ci apprestiamo a vivere un’ondata di maltempo imponente. Sarà rapida, tanto da risolversi entro 48 ore, ma molte delle nostre regioni verranno sferzate da autentici nubifragi e le Alpi verranno sepolte di neve. Neve che, il 26, imbiancherà anche i rilievi appenninici e della Sardegna.
Ma prima di addentrarci nei dettagli, è bene rammentare – rapidamente – la genesi del maltempo. Le maglie perturbate dell’enorme tempesta atlantica si estenderanno verso sud, trainandosi dell’aria fredda Polare Marittima. L’ingresso della saccatura favorirà lo sviluppo di una depressione Ligure, destinata a trasferirsi velocemente a sud. Nel suo incedere provocherà gli effetti suddetti, accompagnandosi inizialmente a miti venti meridionali e successivamente alle fredde correnti settentrionali.
Il tempo di Natale
Su molte aree del Nord Italia sarà una giornata davvero brutta. Le Alpi riceveranno imponenti accumuli di neve mediamente oltre i 1400 metri di altitudine. Localmente si potrebbe superare il metro di spessore in meno di 24 ore. Pioverà tantissimo in Liguria e sulla Toscana (soprattutto nelle province settentrionali). Piogge che si estenderanno, dal pomeriggio, in direzione dell’Umbria e del Lazio. In serata fin sulla Campania. Il meteo peggiorerà, severamente, anche sulla parte ovest della Sardegna.
Nelle altre regioni avremo condizioni di tempo variabile, ma non mancheranno addirittura ampi spazi di sole lungo le coste adriatiche. Qui, difatti, la circolazione meridionale verrà ostacolata dalla dorsale appenninica e lo Scirocco in risalita sull’Adriatico non dovrebbe determinare particolari fenomeni. Al più sporadiche pioviggini.
Santo Stefano, perturbazione verso sud
Il maltempo si propagherà verso le regioni Meridionali e sulla Sicilia. Le precipitazioni saranno più intense sulla fascia tirrenica, causa rotazione dei venti dai quadranti occidentali. In Sardegna entrerà il Maestrale e il tempo sarà instabile. Le temperature registreranno una diminuzione, tant’è che anche in Appennino ci aspettiamo delle nevicate a partire dai 1200/1400 metri dei settori centrali, sino ai 1600/1800 metri del settore meridionale. Neve anche sui rilievi sardi, oltre i 1000 metri. Ma passiamo al Nord: sul settore ovest tempo in rapido miglioramento per l’arrivo di secche correnti settentrionali, ad est ancora maltempo – a tratti violento e con copiosissime nevicate sulle Alpi – nel corso della mattinata. Seguirà un’attenuazione dei fenomeni anche sul Triveneto.
Venerdì più freddo, ma migliora
Residui fenomeni insisteranno sull’estremo Sud, in particolare su aree settentrionali della Sicilia e sulla bassa Calabria. La quota neve calerà ancora, attestandosi attorno ai 1200 metri. I venti settentrionali spazzeranno via le nubi sulla gran parte delle altre regioni, ma allo stesso tempo determineranno una diminuzione delle temperature.