Il tempo sull’Italia e sul Mediterraneo centro-occidentale è destinato a cambiare radicalmente nelle prossime ore. Il sole e il tepore tardo primaverile di questi ultimi giorni verranno messi momentaneamente in secondo piano dall’ingresso di una saccatura dalla porta Iberica (classica evoluzione a pendolo), collegata al flusso vorticoso polare nord-atlantico.
E allora, anticipando le mosse, leggiamo i radiosondaggi di alcune località spagnole delle 00Z 22 Aprile 2010, che si trovavano nel bel mezzo dell’onda ciclonica oceanica. Uno sguardo anche ai rilevamenti della colonna d’aria di Nimes, Costa Azzurra, in attesa delle nubi e delle prime precipitazioni.
Dal diagramma relativo ai rilevamenti della colonna d’aria di Murcia, comunità autonoma della Spagna al confine con l’Andalusia, possiamo subire notare la presenza di un’umidità elevata in tutta la colonna d’aria, cosa evidenziata dalla vicinanza della curva di stato (della temperatura, linea di destra) e quella della temperatura di rugiada (linea di sinistra).
Piuttosto elevato il contenuto d’acqua precipitabile espresso in mm della colonna d’aria (PWAT) e gli indici K e TT non escludono una moderata attività temporalesca. Il CAPE non è significativo, ma è vero che il CAP è pressoché nullo e non inibisce la convezione.
Da notare poi le forti correnti in quota da sud-ovest, sintomo di una forte corrente a getto che agisce all’interno della saccatura in questione (siamo infatti nel bel mezzo del cavo d’onda).
La corrente a getto, ovvero sia “jet stream”, è un’intensa corrente (i venti superano anche i 300 km/h) che si muove su un asse orizzontale, dallo spessore di circa 3 km e dalla larghezza di circa 500 km, che agisce al limite della troposfera (intorno ai 10.000 metri di quota). Da cosa è generata? Dalla differenza di pressione sul piano orizzontale per la vicinanza tra aria fredda e aria più mite alla quota dove si verifica il fenomeno della divergenza (fuoriuscita orizzontale d’aria, solitamente quando la quantità d’aria che fuoriesce è maggiore di quella che entra). Ne consegue un accumulo d’aria nei bassi strati (convergenza) e il possibile innesco di moti verticali particolarmente intensi.
Dal grafico relativo alla colonna d’aria sopra Saragozza, nord-ovest spagnolo, possiamo notare subito come la temperatura (curva di destra) non decresca con l’altezza, ma presenti valori pressoché costanti sino all’altezza di 700/750 metri circa.
Questo poiché l’ingresso della saccatura atlantica e della relativa aria fresca e instabile in quota, ha determinato un richiamo d’aria pre-frontale più mite e secca nei bassi strati. Tra la bassa e la media troposfera, le due curve principiali del grafico tendono a viaggiare assai vicine, sintomo di una colonna d’aria votata all’instabilità.
Altri elementi di rilievo sono forti venti in quota sud-occidentali (jet-stream), buoni gli indici di instabilità K e TT ed elevato il valore di PWAT.