La faglia di Sant’Andrea si estende per quasi 1.300 km lungo la California ed è considerata una delle zone sismiche più pericolose al mondo. La terra, in questa striscia, è costantemente sotto tensione e il terremoto registrato a largo delle coste californiane giovedì scorso ha richiamato l’attenzione degli esperti (magnitudo 6.5).
Nel corso della storia ci sono stati altri terremoti: il più forte fu registrato nel 1857 (magnitudo 7.9), mentre a San Francisco nel 1906 una scossa di magnitudo 7.8 causò la morte di tremila persone. Secondo Thomas Jordan, esperto sismologo, la calma piatta degli ultimi anni può rappresentare un campanello d’allarme mentre per gli esperti del US Geological Surveys (USGS) nel sud della California si registra un grosso terremoto mediamente una volta ogni 150 anni.
Si stima che se Los Angeles, la seconda città degli USA per popolazione, fosse coinvolta da una scossa di magnitudo 7.8 sarebbe una catastrofe. Oltre 2 duemila persone potrebbero perdere la vita, oltre 50 mila potrebbero restare ferite e i danni potenziali ammonterebbero a circa $200.000.000.000.
Gli esperti sottolineano che non è possibile determinare con precisione la data, ma sono certi che prima o poi accadrà. Probabilmente entro i prossimi 30 anni. Ma quanto potrebbe essere forte? Secondo gli esperti, c’è una probabilità del 75 per cento che possa verificarsi un sisma di magnitudo 7, se non addirittura 8.