Un team di ingegneri dell’Università della California, con sede a San Diego, spera di trovare una risposta nel corso delle prossime due settimane, quando cioè andranno a simulare un terremoto così come previsto nell’ambito di un progetto finanziato da una serie di agenzie governative, fondazioni e altri enti. L’esperimento inizierà Martedì prossimo.
Il progetto è inserito all’interno di una nuova strategia messa a punto dagli esperti in sicurezza del terremoto. Si punta al miglioramento strutturale degli ospedali, dei grandi condomini e delle scuole in modo che le comunità possano rispondere rapidamente in caso di catastrofe.
Dai terremoti del 1989 su Loma Prieta – nell’area della Baia di San Francisco – e del 1994 su Northridge – vicino a Los Angeles – sono stati spesi miliardi di dollari nelle operazioni di adeguamento di centinaia di edifici alle nuove normative anti-sismiche. Sono state coinvolte strutture come le strade, ponti ed edifici universitari. Ciononostante restano migliaia di edifici potenzialmente pericolosi quali scuole, grattacieli, appartamenti e ospedali costruiti prima che lo Stato della California modificasse il suo regolamento edilizio nel lontano 1976.
“Quello che vogliamo fare ha la stessa valenza di un’elettrocardiogramma e ci servirà per valutare come si possono migliorare le operazioni dopo un terremoto o dopo un incendio post-terremoto”, ha dichiarato il responsabile del progetto Tara Hutchinson della Jacobs School of Engineering presso la UC di San Diego. Il progetto è il primo nel suo genere perché metterà alla prova gli elementi all’interno di un edificio – come ascensori, scale e attrezzature mediche – piuttosto che l’edificio stesso.
Per lo studio è stata realizzata una struttura alta 80 piedi (circa 24 metri) poggiata su un’enorme piattaforma progettata in modo da scuotere l’edificio con un’intensità paragonabile ai più violenti terremoti. I primi due piani sono dotati di una sala operatoria e un’area per la terapia intensiva. Più di 500 sensori e 80 telecamere saranno posizionate strategicamente per un completo monitoraggio degli effetti del sisma. All’interno della struttura sono presenti elementi strutturali moderni, gli impianti di riscaldamento, dell’aria condizionata e l’antincendio, alcune sale con vari server e pc, attrezzature di laboratorio, grandi e piccole apparecchiature elettroniche.
L’esperimento, come detto, prenderà il via la prossima settimana e dovrebbe durare una quindicina di giorni. Ma i ricercatori dovrebbero pubblicare i risultati ottenuti il prossimo anno. E’ questo il tempo ritenuto necessario per l’analisi dei dati acquisiti.