Il comparto europeo centro-occidentale appare quasi interamente sgombro da nubi significative, per la presenza sempre più marcata dell’alta pressione, la quale costringe il flusso atlantico a scorrere a nord delle Isole Britanniche, come si vede da quella banda nuvolosa estesa dall’Islanda verso il Mare di Norvegia. Il campo anticiclonico al momento non è in grado di espandersi verso levante, tanto che sull’Europa Orientale è libera ancora d’agire una circolazione ciclonica apportatrice d’instabilità, il cui perno principale è posto sui settori mediterranei, fra la Grecia, l’Egeo e la Turchia.
Il centro motore dell’anticiclone si è ormai insediato sulle Isole Britanniche e l’intera struttura è un po’ sbilanciata in senso obliquo, in distensione fin sul Baltico. Data la configurazione, in Italia seguitano a scorrere infiltrazioni d’aria fresca ed un po’ instabile di provenienza balcanica, in scorrimento lungo il bordo orientale della struttura anticiclonica e pilotate dall’area ciclonica sull’Egeo. Il focus satellitare mette in evidenza come i corpi nuvolosi, sparsi presenti sull’Italia, siano maggiormente concentrati al Centro-Sud ed in particolar modo lungo i versanti adriatici (lambito anche il Triveneto), in un contesto comunque un po’ più soleggiato rispetto a ieri.
La contrapposizione fra i massimi anticiclonici sulla Gran Bretagna (1031 hPa) e la circolazione ciclonica sull’Egeo (1007 hPa) risulta essere all’origine dei venti settentrionali ancora sostenuti, i quali interessano soprattutto le zone del medio-basso versante adriatico. Queste infiltrazioni d’aria fresca, oltre a mantenere le temperature più basse al Centro-Sud rispetto al Nord dell’Italia, sollecitano l’instabilità ad evoluzione diurna, che si manifesta soprattutto nelle ore più calde del giorno.