Alcuni autorevoli centri previsionali (americani e inglesi) avevano pronosticato un mese di febbraio con possibili fasi meteo fredde sull’intera Europa.
Purtroppo, come si può vedere, non è andata così e non ci sono grossi scossoni nei prossimi previsti nei prossimi giorni.
La domanda che sorge spontanea è: le previsioni meteo stagionali sono affidabili?
Cominciamo subito a dire una cosa importante: una previsione stagionale NON è una previsione puntuale, ma AREALE, cioè tratta di possibili anomalie del tipo di tempo su larga scala, non dove e quando nevicherà o quando cominceranno i tepori primaverili.
In primo luogo non ci può dire se fra 15 o 30 giorni ci sarà neve o bel tempo, ma ci può dire, con un vasto margine di incertezza, se il tipo di tempo previsto per quel mese sarà più o meno freddo della media.
Ovviamente, queste previsioni sono soggette a possibili errori: i centri di calcolo si basano su anomalie di pressione al suolo in Atlantico (NAO), oscillazioni artiche e ondulazioni del vortice polare. Tutte queste caratteristiche sono intrinseche nel clima europeo e una loro modifica può generare un tipo di meteo diverso rispetto alla media.
Attenzione però che bisogna usare sempre il condizionale, pertanto una cartina con anomalie di precipitazioni e di temperature va presa col beneficio dell’inventario, senza ovviamente pianificare alcuna attività, né sperare che sicuramente si avverrà.
Le previsioni meteo stagionali sono una risorsa importante per la fenologia, ovvero quella scienza che studia i legami tra tipo di tempo e le piante, ma anche per poter stimare l’approvvigionamento idrico per una determinata area.
Ricordo infine che queste previsioni meteo non vanno prese assolutamente come certezze e, pertanto, qualora non andassero in porto non vanno additate di inutilità, perché esse stesse sono affette da errori anche sistematici.