Quasi nessuno se lo sarebbe potuto immaginare, ma l’Italia si appresta a vivere un inizio ottobre dalle parvenze decisamente più estive che autunnali: in pratica proseguirà e si rafforzerà ulteriormente l’attuale parentesi di meteo stabile anticiclonico, che al momento interesserà il Centro-Nord ma che guadagnerà spazio al Centro-Sud. A poco può servire da consolazione il fatto che il caldo sulla nostra Penisola avrà connotati di minore eccezionalità rispetto a quello che imperverserà più a nord, nel cuore dell’Europa centro-occidentale fino al Regno Unito. Il Mediterraneo Centrale continuerà a rimanere sul bordo meridionale della bolla calda anticiclonica con massimi barici tra Germania, Danimarca, Olanda e Belgio.
Un avvio d’ottobre con punte locali di 30 gradi ed oltre rappresenterà comunque un fatto d’estremo rilievo: per ottobre potrebbero stabilirsi record storici, anche se è ancora presto per dirlo. Le temperature più elevate sono attese sulle regioni tirreniche, tra la Toscana, il Lazio e la Campania. Il motivo è legato ad una debole circolazione di venti orientali, che proprio verso il Tirreno giungeranno dopo aver scavalcato l’Appennino, risultando quindi più caldi. Non ci sarà da scherzare nemmeno in Val Padana, dove si potrebbero raggiungere picchi prossimi ai 30 gradi, ovvero valori anche di 8-10 gradi oltre la norma: il soleggiamento riuscirà a mostrare il suo peso, nonostante il periodo, e la stessa forza notevole della struttura anticiclonica a tutte le quote non permetterà, almeno in una prima fase, la genesi delle prime dense foschie o banchi nebbiosi, che in genere iniziano a manifestarsi proprio in questo periodo.
Week-end da spiaggia quindi per coloro che avranno il piacere di sperimentare un tuffo tardivo in mare ad ottobre. Chi si troverà in montagna risentirà in modo ancora più forte di questo caldo fuori stagione: attese anomalie notevoli soprattutto sulle Alpi, con probabili punte vicine ai 25 gradi a 1000 metri d’altezza, mentre si potrebbero sfiorare i 20 gradi a 1600-1700 metri di quota. Lo zero termico si impennerà addirittura fin sui 4000-4200 metri d’altezza: se questa non è estate! Un prolungato periodo così caldo rappresenta un pericolo da non sottovalutare per i ghiacciai alpini.