AVVISO, istruzioni per la lettura dell’articolo: il Meteo Giornale rammenta al lettore che il presente articolo è l’interpretazione dell’Autore sui Modelli Matematici (emessi dai Centri di Calcolo mondiali), le cui tendenze sono notoriamente soggette a mutevolezza. Questo articolo non è un bollettino meteo.
Ormai assodato che la fase gelida ed a tratti nevosa proseguirà per tutta la restante parte della settimana, concentriamo brevemente le attenzioni su quel che dovrebbe accadere nella prossima settimana, quella che ci porterà proprio nel pieno delle festività natalizie.
I modelli matematici appaiono sostanzialmente allineati sulla rimonta d’aria ben più mite di matrice africana verso il Mediterraneo Centrale per i primi giorni della prossima settimana. In questa mappe vediamo gli ultimi scenari proposti da GFS per la giornata di martedì 22: si vede chiaramente una depressione affondare con decisione sulla Penisola Iberica e ciò comporterà il richiamo di un sostenuto flusso di correnti meridionali di matrice nord-africana, come si può intuire dalla fitta ragnatela di isobare.
Molto interessanti le termiche ad 850 hPa, che mostrano la repentina risalita termica su tutto il Paese, con la +10°C alla conquista delle due Isole Maggiori. Da notare come anche il “cuscinetto freddo padano” si andrà facilmente ad erodere perlomeno sui settori più orientali, a causa dell’energico richiamo sciroccale. Freddo in parziale ritirata anche dall’Europa Centrale e dalle zone a nord delle Alpi, soprattutto in raffronto al gelo attuale.
Ecco le precipitazioni attese in 24 ore fra il mattino di lunedì 21 ed il mattino di martedì 22. Si notano le precipitazioni concentrate sul Nord e sulle regioni centro-settentrionali tirreniche: da notare che in questa fase si avrebbero prevalenti nevicate su tutta la Pianura Padana per il discorso legato al cuscinetto freddo (aria gelida intrappolata nei bassi strati), ma nei giorni successivi queste nevicate si tramuteranno in pioggia, tranne forse che su Piemonte e Lombardia, ma il richiamo meridionale sembra piuttosto consistente.
Se dovessero essere confermate queste proiezioni, ecco di quanto sarebbe lo scarto termico rispetto alle condizioni attuali all’altezza di 850 hPa. Spiccano gli aumenti termici esplosivi a nord delle Alpi, dove addirittura si potrebbe avere un aumento di 20 gradi a 1500 metri d’altezza. Ma attenzione che va considerato un ulteriore calo termico per i prossimi giorni un po’ su tutta l’Italia, pertanto gli scarti che possiamo vedere sulla mappa sarebbero decisamente superiori, specie al Meridione.