Dopo le piogge della notte e della prima parte di mattinata che avevano colpito in maniera pesante il savonese, nella serata di ieri un nubifragio ha colpito Genova, scaricando, in alcune zone, anche oltre 100 mm di pioggia.
Secondo i dati della rete LIMET, ad Oregina sarebbero caduti 120 mm in un’ora e un quarto, e a Sestri Ponente 60 mm in un’ora. Gli accumuli totali di giornata hanno superato i 100 mm in alcuni quartieri di ponente come Sestri P. e Cornigliano, con valori poco al di sotto di tale limite tra Voltri, Pra e Pegli. Precipitazioni molto intense, fino a 90 mm, hanno colpito anche la bassa Val Bisagno e l’alta Val Polcevera. In centro città sono caduti 77 mm di pioggia. Minori le piogge, non superiori ai 50 mm, nel levante cittadino e nella media Val Polcevera (nell’immagine – fonte ARPAL – gli accumuli di pioggia da ieri mattina in Liguria).
Nonostante le forti precipitazioni non vi sono stati particolari disagi, se si eccettuano, durante il corso dei rovesci più intensi, allagamenti della sede stradale e cascatelle d’acqua in discesa dalle colline. A conferma di quanto, al contrario di quanto spesso viene diffuso dai media e creduto dalla popolazione, Genova sopporta benissimo precipitazioni molto intense in brevi periodi di tempo.
Ma quando cadono 400 o 500 mm in poche ore, e fino a 200 in un’ora, come accaduto durante le più recenti alluvioni della Val Bisagno e di Sestri Ponente, o addirittura 1000 (un metro!) come durante l’alluvione del 1970, nessun territorio è in grado di assorbire una tale impressionante mole d’acqua. E Genova non fa eccezione.
Ciò non toglie che, proprio per questa marcata esposizione a fenomeni precipitativi estremi, l’attenzione per i rischi idrogeologici deve essere altissima, più di quanto non lo sia stata fino ad oggi.
Con queste ultime precipitazioni ormai tutti i quartieri di Genova hanno superato i 1000 mm di precipitazione annua, con punte di 1500 mm nelle zone orograficamente più esposte alle spalle del centro città e in Val Bisagno.