Lancette del tempo indietro tutta, sembra di colpo tornato il cupo autunno: le temperature sono repentinamente salite dopo il gran freddo e la neve che hanno caratterizzato gli scenari meteo della scorsa settimana. Il rialzo termico repentino, incapace di scalzare subito il gelo dalle valli interne più chiuse, ha così contribuito inevitabilmente a fenomeni di gelicidio, peraltro non certo così rari su questi settori interni come invece lo sono a Genova (rammentiamo per il capoluogo ligure l’episodio storico di gelicidio avvenuto esattamente un anno fa).
E dopo il ghiaccio è giunta in grande stile la pioggia, quella abbondante che solo le situazioni pre-frontali, con venti meridionali, riescono ad elargire con così ampia generosità. Osservando la situazione sinottica, il forte richiamo perturbato sciroccale si è attivato a seguito del posizionamento di una vasta e profonda ferita ciclonica, con due perni fra la Francia Meridionale e le Isole Baleari, mentre un piccolissimo “naso anticiclonico” di natura orografica si è spinto in Val Padana, contribuendo all’ulteriore localizzazione dei maggiori fenomeni su alcuni settori liguri, interessati da una linea di convergenza.
Il maltempo si è innescato fin dalla giornata di ieri, interessando con abbondanti precipitazioni soprattutto le zone dell’entroterra spezzino: frane e diversi canali esondati sono stati il frutto delle forti piogge, ma a contribuire all’ingrossamento dei fiumi non va certo trascurata la rapida fusione del manto nevoso sui rilievi.
Per quanto riguarda Genova, la perturbazione si è inizialmente caratterizzata con piogge insistenti ma moderate, che si sono tuttavia intensificate severamente in nottata (mentre quasi tutti dormivano), quando è entrato in azione un apporto perturbato ben più consistente coadiuvato da correnti sciroccali nei bassi strati in rinforzo. Le zone più colpite, come era accaduto nell’eccezionale diluvio con caratteristiche alluvionali dello scorso 4 ottobre, sono state quelle dei quartieri occidentali, tra Pegli e la Valpolcevera.
L’accumulo ha raggiunto picchi prossimi ai 150 millimetri sulle stazioni meteo di Pegli e Sestri, ma la maggior parte di quest’acqua è venuta giù in appena 6-8 ore. Sulle zone del centro cittadino la pioggia è stata di minor rilievo, in genere al di sotto dei 100 millimetri. Le piogge intense hanno concesso una tregua già nel corso del mattino, il peggio dovrebbe essere passato anche se le condizioni meteo si manterranno piuttosto instabili per tutte le festività natalizie.