E’ arrivato in serata e le interazioni tra le correnti in quota e al suolo (shear) e l’orografia, l’hanno tenuto fermo nella stessa zona per alcune ore, tra il Promontorio di Portofino e il Golfo del Tigullio, autorigenerandosi continuamente dal mare: è stato il temporale più forte dell’estate ligure, e non a caso è arrivato alla sua fine, come vuole la climatologia regionale, quando la stagione comincia a stemperarsi.
150 mm a Cichero (Valfontanabuona) di cui 110 in due ore, 140 mm a Colonia Arnaldi (entroterra di Recco) di cui 100 in due ore, 140 mm a Pian dei Ratti (alture di Rapallo), 120 mm a Cavi di Lavagna, di cui 70 in un’ora: sono questi gli accumuli più elevati registrati nella zona.
Il temporale ha colpito fortissimo anche un poco più a levante, tra Val Graveglia e Val di Vara, in quelle zone al confine tra le provincia di Genova e Spezia. Anche in questa zona gli accumuli hanno raggiunto punte di 150 mm a Cembrano, 120 a Varese Ligure e valori intermedi tra i due si sono registrati in diverse altre località.
Se la Riviera di Levante e il suo entroterra sono state le zone più colpite dai temporali, piogge, fulmini e saette non sono mancate in altre zone. Nell’entroterra genovese molto colpiti sono stati Masone (Valle Stura) e l’Alta Volpolcevera, con accumuli di poco oltre i 100 mm, mentre a Genova città sono stati tra i 15 e i 30 mm. Nello spezzino sono caduti circa 40 mm alla Spezia (nell’immagine dalla webcam di www.navimeteoharbour.com), fino a 80 nel suo immediato entroterra e oltre 100 a Brugnato, paese devastato dall’alluvione di due anni fa.
Assai meno colpita da questa perturbazione la Riviera di Ponente, dove solo la zona di Imperia è stata interessata da un forte temporale, con accumuli di 50 mm in un’ora e quasi 80 complessivi.
La settimana trascorrerà all’insegna dell’instabilità, ma sulla costa prevarranno i periodi soleggiati e i temporali, sempre possibili, non dovrebbero più presentarsi con la violenza espressa durante l’ultima notte.