La perturbazione più intensa dell’autunno: questa è certamente la definizione perfetta per descrivere l’assalto di maltempo attualmente in atto, anche se certo finora i sistemi perturbati avevano latitato o di sicuro non avevano certo mostrato grandi potenzialità. L’ammasso perturbato ha finora raggiunto solo il Nord, la Toscana e la Sardegna, ma ha già purtroppo lasciato la sua impronta più temibile, quella derivante dall’eccessiva violenza delle precipitazioni: il Levante Ligure, specie fra la zona delle Cinque Terre e la Val di Vara, è stato sottoposto per diverse ore a piogge incessanti d’intensità eccezionale, fenomeni da meteo estremo. Diluvio pazzesco ed accumuli terrificanti, che hanno persino superato la soglia dei 500 millimetri sulle aree più colpite. Non era caduta così tanta pioggia nemmeno con l’alluvione dell’ottobre 2010 che aveva colpito la zona di Sestri Ponente, sul genovese.
I violenti nubifragi non hanno lasciato scampo: paesi isolati, torrenti esondati, abitazioni allagate, strade e ferrovie interrotte da frane e smottamenti. Purtroppo si contano anche i morti, ben 4 a Borghetto Vara secondo le prime informazioni delle cronache. La situazione è davvero estremamente grave, in quanto si teme che il bilancio di perdite umane possa ulteriormente aggravarsi. Sull’immediato entroterra, nella media Val di Varia, Brugnato è rimasta isolata a causa del crollo di un ponte, ma ora stanno giungendo i soccorso. Molti residenti sono saliti sui tetti, allagato anche l’edificio scolastico.
Non solo la Liguria, il forte maltempo si è propagato anche all’Alta Lunigiana dove si sono localmente superati i 320 millimetri. Piogge estremamente rilevanti nell’arco di poche ore, anche se quasi stonano di fronte ai numeri impressionanti di parte della Liguria di Levante (sempre a proposito della Liguria, il genovese è stata fra le aree maggiormente risparmiate con piogge poco significativi). Sul resto del Nord le prime piogge diffuse hanno quasi rappresentato una novità in un autunno così secco, ma si è trattato di fenomeni per il momento moderati con accumuli mediamente compresi fra i 40 ed i 70 millimetri. Si sono peraltro avute le prime nevicate stagionali a quote basse, in Piemonte, specie sul cuneese.