Le variazioni climatiche sono eventi ricorrenti nel nostro clima, eppure qualche anno fa, quando il Meteo Giornale cominciò a discutere di Piccola Era Glaciale, ciò apparve straordinario, unico del genere. Giornali e documentari, raramente si occupano di tali argomenti.
Purtroppo la bibliografia non è molto ricca del clima del passato, si fanno analisi e ricerche, ma si rievoca solo per brevi tratti il clima degli ultimi 5000 anni, ricco di variazioni rilevanti.
Pochi sono i documenti che narrano il clima dell’Era degli Egizi, poi di quella dei Romani. Si fanno brevi report sull’espansione dei Vichinghi nei Mari del Nord Europa, sino all’Islanda e Groenlandia, eppure tali cambiamenti climatici sono recenti, e forse di maggiore importanza delle varie grandi “Ere Glaciali” che si sono avute nel nostro Pianeta.
Durante l’optimum climatico post-glaciale e sino ai giorni nostri, si sono avute ben cinque forti variazioni della temperatura verso il basso, con conseguente cambiamento delle abitudini di vita degli europei, oltre che ampie variazioni della distribuzione della vegetazione.
Nei periodi freddi, le popolazioni delle regioni settentrionali del Continente europeo furono costrette a migrare verso sud e ad invadere i territori abitati da altri popoli. Nei periodi miti, regioni settentrionali, persino alcune oggi inospitali, erano considerate anche adatte all’agricoltura.
Le Piccole Ere Glaciali si ebbero tra il 1400 e 1300 avanti Cristo, tra il 900 e 300 sempre a.Cr (con intervallo mite di circa 150 anni). Un’altra fase fredda si ebbe tra il 400 e 750, poi nel 1150 e 1250 ed infine, tra il 1590 e 1850.