20 LUGLIO 2011 – Torniamo indietro di 365 giorni, per vedere come anche l’estate 2011 subiva un forte break, [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/23974-1-un-anno-fa-crisi-estate-2011-forti-temporali-nord-sardegna]come vi abbiamo già accennato a più riprese.[/url]. A proposito del maltempo, più accentuato al Nord, scrivevamo così: la dinamica è stata di quelle tipicamente da inizio autunno, con una vera e propria fiondata perturbata, associata ad una ciclogenesi, sospinta da un seguito di correnti fredde che hanno contribuito ad un abbassamento termico notevole. In prossimità delle creste confinali è così potuta cadere la neve a quote prossime ai 2000 metri d’altezza, con panorami in qualche caso mozzafiato: non è certo così comune, al 20 luglio, vedere il Passo dello Stelvio ben innevato o le montagne appena sopra Livigno incappucciate di bianco.
NEVE IN FRANCIA – Ancor più eclatanti gli effetti della perturbazione sulla Francia, con spruzzate a quote insolitamente basse, fino temporaneamente a sconfinare attorno a 1500-1700 metri sui versanti alpini, della Savoia. Si erano persino battuti alcuni record di freddo giornalieri nelle temperature massime misurate il 19 luglio 2011: Nantes, con appena +18.1°C, ha battuto il precedente record del 19 luglio 2006. Stessa cosa a La Roche-sur-Yon con +19°C (precedente record +19.4°C il 19 luglio 1987) ed a Brest con +15.2°C di massima nel pomeriggio (record precedente +16.2°C il 19 luglio 1970). Questa discesa termica così robusta è risultata ancor più accentuata in quota con il livello della neve severamente sceso nel momento delle precipitazioni.