Fino a questo momento gli sbuffi invernali si sono limitati ad interessare l’Arco Alpino: dopo la possente anomalia di caldo e siccità autunnale, molto tardivamente le nevicate sono a tratti giunte negli ultimi 10 giorni, con accumuli di maggiore importanza in prossimità dei settori di confine e sui versanti esteri. Il nuovo impulso perturbato odierno ha portato sconfinamenti nevosi a quote a tratti molto basse in Valle d’Aosta e sull’Alto Adige: la prima imbiancata stagionale ha coinvolto Aosta e Bolzano, mentre più in alto la neve fresca è caduta abbondante soprattutto in vicinanza dei crinali di confine valdostani.
Secondo il bollettino neve della Valle d’Aosta, a Breuil-Cervinia, l’altezza della neve è compresa tra i 50 e i 180 cm, a Valtournenche tra i 50 e i 150. In alta Valle la situazione è buona a Courmayeur, con un manto nevoso compreso tra i 50 e i 150 cm di altezza a Punta Helbronner e tra i 30 e i 60 cm a Plan Checrouit-Val Veny.
Ora si sta per avvicinare un ulteriore poderoso crollo delle temperature, che per le Alpi non significherà però l’arrivo di nevicate diffuse, quanto meno per tutti i versanti meridionali. Ben diversa la situazione più a nord e sulle creste di confine, laddove l’addossamento dell’aria fredda innescherà in una prima fase forti nevicate fino al fondovalle. In Valle d’Aosta si dovrebbero avere gli sconfinamenti di neve più significativi e lungo la parte occidentale e settentrionale della regione ci attendiamo accumuli davvero ingenti.