Dalla carta, rielaborazione del modello ECMWF per la data del 6/7 aprile 2004 (ricostruzione della stesura barica, in sede europea, in base alla disposizione ed altezza della nuvolosità che in essa viene rappresentata), giunge ben chiaro, ma non solo da questa “estemporanea” analisi, che la configurazione (a 500 hpa) che si viene a delineare per il periodo ante festivo, sia “l’ouverture” ad una discesa, inizialmente, polare marittima e diretta verso il nostro Mediterraneo.
Si nota abbastanza nettamente, dal modello di Reading, una rimonta dinamica verso nord dell’anticiclone delle Azzorre.
Tale pulsazione, sebbene per certi modelli americani non sia perfettamente in linea con quello inglese, è da prendere in seria considerazione, in termini quasi assoluti, che le emissioni numeriche ECMWF siano quelle che meglio leggono la situazione sul medio termine.
Non sussistono, al momento, grande minacce (avvezioni fredde) da portare “paradossali” sconvolgimenti; ma certamente una situazione, come anticipato nell’editoriale del 24 u.s., che andrà consolidandosi come: “sempre più fredda/fresca ed instabile”.
L’editoriale è stato per “logica” aperto attraverso la rappresentazione di un volatile che porta “Pace” (non certamente sconvolgimenti termici e barici); tuttavia una progressione evolutiva che si va, via via, consolidando e definendo nei suoi aspetti peculiari.
Non voglio innanzitutto “terrorizzare” nessuno; ma come “campanelli” legati al collo di questi candidi colombi, voler indicare che, con molta probabilità, assisteremo ad una avvezione di aria polare marittima (in una prima fase) diretta verso nostra Penisola.
Molti di voi si domanderanno: ma come fa il freddo/fresco a giungere a noi senza che esso venga segnalato da nessun modello?
Questa è una domanda che dovremmo rigirare a chi “produce” elaborazioni numeriche/algoritmiche.
E’ notorio che quando si parla di irruzioni, nella loro vasta scala termica e particolarmente nel periodo di transizione (primavera), lo stesso “calcolatore” non concede alcuna “deroga” (possibilità statistica ed equazionale lineare) alla nostra Penisola. Il freddo è letto come “improprio”.
Se ci liberiamo da questo naturale e “cronico ragionamento”, forse, con un “colpo d’occhio molto arguto”, possiamo anticipare quello che i modelli apparentemente “negano”.
Colgo l’occasione per farVi, a tutti Voi, i miei migliori auguri per una Serena e a chi piace “fredda Pasqua”.