Abbiamo trascorso un intero inverno nella quasi latitanza di detta configurazione barica, ora, come per arcano sortilegio, riappare molto smagliante e capace di condizionare il tempo sull’intero comparto dell’Europa centro occidentale.
La disposizione di tale LP (ciclone islandese) si rappresenta troppo bassa per il periodo considerato ed ubicata a sud delle coste Islandesi, con un minimo che dovrebbe, nelle prossime ore, approfondirsi sino a scendere sotto la soglia dei 990 hpa. Insolito “disegno” e pressoché anomala iperattività.
Da qui scaturisce, come da qualche giorno abbiamo potuto osservare, un forzato schiacciamento dell’Hp delle Azzorre , inglobato nella sua matrice sub tropicale, ed una medio alta zonalità che lambisce le nostre regioni più settentrionali.
Correnti oceaniche che portano un carico d’umidità “pesante” e della quale ne avvertiamo la seppur marginale incidenza.
Tale situazione dovrebbe, salvo limitate oscillazioni brevi, tra promontori e cavi d’onda, durare ancora per altri 5/6 gg, poi gradualmente, cominciare a segnare il “passo” della Semipermanente (perdita di vorticità).
L’indebolimento di suddetta LP permetterà all’ antagonista HP oceanico (Azzorre) di aprirsi una “breccia” verso nord, con il risultato di una saccatura (rientra in gioco il VP – vortice polare), che dovrebbe raggiungere, tra il 5/6 di luglio, il Mediterraneo centro settentrionale.
Quindi una fase instabile, più pronunciata sulle aree settentrionali italiche per la giornata di venerdì p.v. (influenza ancora pressante della tonalità atlantica), poi un breve intervallo e una “rivisitazione” di vecchi schemi che ci stanno accompagnando da più mesi.
Da tale analisi risulterebbe il mese a venire iniziare il suo svolgimento, cammino, con il piede non propriamente giusto.