Un vortice freddo in quota, attualmente sull’Austria, ha guidato la discesa di un fronte freddo che, dopo aver valicato la barriera alpina, sta attualmente impegnando le regioni centrali e si dirige di gran corsa verso il Sud, seguendo una traiettoria molto orientale. I fenomeni associati a tale fronte risultano essere molto sparuti, in quanto la linea perturbata si è indebolita e frastagliata, soffrendo inevitabilmente l’impatto con l’orografia alpina. Non a caso, i maggiori fenomeni temporaleschi si hanno dall’altra parte dell’Adriatico e, dopo aver in parte interessato il Friuli Venezia Giulia, stanno colpendo l’Istria e parte delle coste della Croazia.
Durante le prossime ore i temporali si potranno originare anche sulle zone interne delle regioni centrali, in quanto il riscaldamento diurno contrasterà con l’avvento dell’aria fresca in quota. L’orografia ha comunque dato vita ad una bassa pressione secondaria al livello del mare che, solo qualche ora fa, si trovava sulle coste settentrionali adriatiche. L’elevato gradiente barico imposto da tale circolazione ciclonica è alla base di un severo rinforzo dei venti settentrionali, di cui va annoverato soprattutto il burrascoso Maestrale in Sardegna, ma anche il foehn che ha guadagnato terreno sulle regioni settentrionali ripulendo con decisione il cielo.
Il centro ciclonico sui mari italiani perderà man mano forza, mentre le correnti di Maestrale spingeranno rapidamente verso sud il sistema frontale: la proiezione per la prossima notte indica lo sfondamento del fronte freddo verso le regioni del Sud.