Analisi a livello europeo
L’Europa Settentrionale è continuamente sotto l’influenza delle fredde depressioni polari, mentre ad Ovest della Penisola Iberica si sono posizionati i massimi dell’Anticiclone delle Azzorre che ha preso sotto la sua protezione queste zone del Mediterraneo Centrale. Nel frattempo sull’estrema Europa Orientale e buona parte della Russia si è formato un anticiclone in parte termico ed in parte dinamico; mentre l’Europa Centrale è finita sotto un flusso ondulato da Ovest Nord Ovest a tutte le quote che accompagna fronti perturbati che vanno verso la zona balcanica sfiorando anche la Penisola Italiana.
Questa situazione, con alcune varianti, resterà simile per tutta la settimana con le depressioni fredde che continueranno ad interessare l’Europa Settentrionale ed i massimi dell’Anticiclone delle Azzorre posizionati ad Ovest della Penisola Iberica. Sull’Europa Centrale invece persisterà il flusso ondulato Occidentale con onde anticicloniche alternate ad onde fredde depressionarie associate al passaggio dei fronti perturbati che dalla Francia andranno verso i Balcani dove, tra l’altro, tra oggi e mercoledì un affondo freddo associato ad un nucleo depressionario tenderà a spingersi verso Sud. Tra Francia, Svizzera, Germania ed Austria questi fronti provocheranno precipitazioni abbondanti ed in particolare tra Svizzera e Francia in una settimana potremo registrare accumuli nevosi superiori ai 150cm a 2000 metri di quota. Sull’Italia il passaggio di questi fronti diretti verso i Balcani sarà attenuato per la presenza delle Alpi.
Analisi a livello italiano
A 500 hPa per tutta la settimana sull’Italia avremo un flusso dai quadranti Nord Occidentali che per via del transito dei fronti tenderà a subire ondulazioni con un temporaneo flusso umido Occidentale che si farà sentire principalmente prima del transito di un fronte.
A 850 hPa per tutta la settimana le temperature tenderanno ad oscillare tra i +1 ed i +6°. Valori tra 0° e -2° potremo registrarli lungo le zone di confine e sull’estremo Nord Est.
Al suolo a più riprese avremo la formazione del naso anticiclonico a Nord delle Alpi con le correnti che sulla Valpadana tenderanno a provenire dai quadranti Orientali alternate ad un flusso Settentrionale. Avremo, di conseguenza, anche la formazione di più nuclei depressionari orografici a Sud della Dorsale Alpina che, spinti dalle correnti Nord Occidentali, dopo la loro formazione tenderanno rapidamente spostarsi verso il Mar Ionio provocando sul resto d’Italia un flusso di correnti variabili per tutta la settimana.
Conseguente evoluzione
Sul Nord Ovest sulle zone Alpine avremo per tutta la settimana un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti che risulteranno più densi lungo le zone di dorsale delle Alpi Cozie, Graie, Pennine e Lepontine. Su queste zone gli annuvolamenti saranno in grado di provocare precipitazioni in concomitanza dei passaggi perturbati oltralpe. Sulla Val Formazza, sulla zona del Sempione, sulla Valdigne e sulla zona del Nivolet potremo avere precipitazioni che provocheranno accumuli di un certo rilievo. A 2000 mslm entro domenica prossima potremo avere accumuli che probabilmente supereranno i 100cm. Sulle altre zone del Nord Ovest invece durante al settimana il tempo sarà variabile con giorni dal tempo bello e anche ventoso in particolare sulle zone pedemontane e sulla zona laghi alternati a giorni grigi per il richiamo umido prefrontale che provocherà anche alcune deboli precipitazioni tra Est Liguria e Lombardia. La quota neve tenderà ad oscillare attorno ai 1500mslm anche se sul settore confinale probabilmente risulterà di 300 metri più bassa. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità. Probabilmente le minime difficilmente si porteranno sotto gli 0°, mentre le massime tenderanno ad oscillare attorno ai +11°. In Liguria avremo temperature più elevate rispetto alla Valpadana anche di oltre 5 gradi.
Sul Nord Est per tutta la settimana avremo un tempo piuttosto variabile con giorni (in particolare tra domani e giovedì) dal tempo abbastanza bello alternati a giorni grigi (in particolare da venerdì) per il richiamo umido prefrontale che provocherà anche deboli precipitazioni in particolare a Nord del Po con accumuli relativamente significativi sul Friuli Venezia Giulia. La quota neve tenderà ad oscillare attorno ai 1400mslm. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità. Probabilmente le minime difficilmente si porteranno sotto gli 0°, mentre le massime tenderanno ad oscillare attorno ai +10°.
Sul Versante Tirrenico oggi avremo un tempo instabile con rovesci sparsi più probabili sul settore Centro Meridionale. Domani probabilmente tenderà a migliorare con il ritorno del sole a partire dalla Toscana, mentre sulla Campania avremo un’instabilità residua con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare ancora qualche rovescio. Mercoledì avremo un tempo piuttosto bello, ma già giovedì avremo una nuova instabilizzazione del tempo in grado di provocare alcune precipitazioni sparse. Venerdì invece sarà una giornata dal tempo variabile, ma probabilmente senza precipitazioni, mentre sabato il transito di un fronte provocherà precipitazioni diffuse localmente abbondanti a partire dalla Toscana verso Sud Est. La quota neve tenderà ad oscillare attorno ai 1500mslm. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità, generalmente le massime tenderanno comunque ad oscillare attorno ai +14°. Sulla Sardegna potremo avere valori di anche 4° più elevati.
Sul Versante Adriatico oggi avremo un tempo instabile con rovesci sparsi più probabili sul settore Centro Meridionale. Domani probabilmente tenderà a migliorare con il ritorno del sole a partire dal settore Settentrionale, mentre sulla Puglia avremo un’instabilità residua con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare ancora dei rovesci. Tra mercoledì e venerdì avremo un tempo variabile con ampie schiarite alternate al passaggio di alcuni banchi nuvolosi che giovedì provocheranno alcune precipitazioni di scarso rilievo lungo la dorsale Appenninica. Sabato il transito di un fronte provocherà precipitazioni diffuse localmente abbondanti a partire dalle Marche verso Sud Est. La quota neve tenderà ad oscillare attorno ai 1500mslm. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità, generalmente le massime tenderanno comunque ad oscillare attorno ai +14°.
Al Sud oggi e domani avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti associati rovesci sparsi più probabili sulla Calabria e sulla Sicilia Tirrenica. Tali fenomeni risulteranno localmente intensi. Tra mercoledì e venerdì invece avremo un tempo variabile con il transito di alcuni annuvolamenti che sulle zone tirreniche di Sicilia e Calabria potrebbero provocare alcune precipitazioni mentre sulle altre zone dovrebbero prevalere le ampie schiarite. Tra venerdì e sabato avremo una nuova instabilizzazione del tempo con rovesci piuttosto diffusi ed intensi. La quota neve tenderà ad oscillare attorno ai 1700mslm. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire variazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità, generalmente le massime tenderanno comunque ad oscillare attorno ai +15°.
Nell’aggiornamento di mercoledì vedremo se questa evoluzione molto complessa per l’Europa Centrale sarà confermata.
Qualche notizia per il Nord Ovest
Ormai in campagna il terreno viene lasciato al riposo invernale e quindi il tempo non incide più in maniera significativa sulle pratiche agricole, mentre, per quanto riguarda l’innevamento artificiale, si consiglia il suo utilizzo a quote superiori ai 1700mslm solo nelle ore notturne per avere la produzione di una neve di buona qualità. Il suo utilizzo però verrà parzialmente penalizzato dalla presenza di forti correnti in quota. Tra l’altro si raccomanda la massima attenzione per il pericolo valanghe lungo le zone confinali tra Alpi Cozie Settentrionali, Alpi Graie, Alpi Pennine ed Alpi Lepontine.