Rapida risalita termica addolcirà il periodo festivo Ci troviamo dinanzi alla svolta stagionale, ma sbaglia completamente chi pensa che ora l’inverno, sulla scia dell’euforia, si pronto a proporci un periodo scoppiettante, magari per compensare gli accadimenti delle ultime settimane. Vale la pena chiedersi come sia stato possibile dover attendere addirittura metà dicembre per vedere la prima consistente colata artica stagionale sul Mediterraneo: la risposta sta nelle grandi anomalie che hanno dominato in autunno a livello euro-atlantico con situazioni di blocco, forte zonalità e scambi meridiani pressoché inibiti.
Riguardo queste anomalie di lungo corso, non è affatto calato il sipario e non poteva essere altrimenti da un momento all’altro: non a caso, neanche il tempo di godere di questo primo raffreddamento che subito dovremo fronteggiare una nuova espansione anticiclonica da ovest, da parte di quello stesso campo d’alta pressione che s’era adesso temporaneamente elevato verso nord, così da consentire la discesa fredda artica. Ad inizio settimana l’anticiclone progredirà verso l’Italia, facendo così traslare verso est la saccatura artica, non più alimentata da nuovi apporti gelidi.
Questa spinta anticiclonica verso il Mediterraneo sarà causata dalla ripresa del canale perturbato alle medie-alte latitudini, con il continuo scorrimento di profonde depressioni dal Canada verso la Scandinavia. Va detto che i massimi anticiclonici potrebbero restare leggermente ad ovest dell’Italia, ma questo non andrà ad impedire che sul nostro Paese possa giungere aria decisamente più mite, pur con direttrice in quota da nord/ovest, che scalzerà completamente il freddo.