EFFETTO BORA E RISCHIO NEVE – La nuova perturbazione, che sta giungendo al Nord Italia, determinerà maltempo ed un nuovo incisivo calo delle temperature da monitorare bene con attenzione. Va infatti evidenziato come attualmente l’Europa si trova contesa fra una circolazione d’aria molto fredda alle medie-alte latitudini, in scorrimento retrogrado (da est verso ovest) ben a nord delle Alpi, ed aria più mite ed umida oceanica che trasporta il sistema frontale. Ebbene, per domenica la genesi di una depressione sui mari occidentali italiani determinerà una disposizione delle correnti dai quadranti orientali sul Nord Italia: verrà quindi a fronteggiarsi lo scirocco relativamente mite con l’aria più fredda d’estrazione artico-continentale che, abbassandosi di latitudine, tenderà ad addossarsi alle Alpi Orientali, facendo fluire sbuffi freddi verso la Val Padana.
DINAMICA METEO – L’analisi nel dettaglio delle mappe mostra come l’aria fredda richiamata da nord/est manifesterà il suo ingresso più accentuato principalmente negli strati prossimi al suolo: osservando le isoterme all’altezza geopotenziale di 850 hPa (circa 1500 metri) per la notte fra domenica e lunedì, si nota una difficoltà d’entrata del freddo, con valori a stento attorno a 0/-1°C su parte del Settentrione e ben più gelidi nella vicina Slovenia. La situazione peculiare sarà però data dall’omogeneità termica della colonna d’aria nei primi 1500 metri di quota sulle zone del Settentrione più battute dalla Bora nei bassi strati, con locali situazioni d’inversione e temperature che al suolo risulterebbero quasi perfettamente sovrapponibili a quelle di media montagna, consentendo quindi la caduta dei fiocchi anche a bassa quota.
DOVE POTREBBE NEVICARE – Trattandosi d’aria pellicolare di matrice continentale, emerge pertanto questa particolare sostanziale uniformità termica fra la media montagna e gli strati inferiori, con medesimi valori termici (se non più bassi) a quote più basse (925 hPa, circa 700 metri d’altezza) e assenza del normale gradiente, con zero termico a quote basse. Si tratta quindi di una situazione piuttosto singolare, che non è escluso possa portare la neve fino a bassa quota o localmente in alcuni tratti pianeggianti di Friuli, Veneto, Emilia e localmente Bassa Lombardia. Si tratterebbe di semplici fioccate e, solo in caso di rovesci più forti, potrebbero aversi locali e coreografiche imbiancate. Il meteo resterà molto dinamico e con possibili ulteriori sorprese anche per tutto il periodo verso le festività pasquali.