Forse sarebbe stato meglio scrivere: quali saranno le regioni non a rischio? Perché a ben vedere, comparando le mappe inerenti gli indici d’instabilità – quindi il conseguente “rischio temporali” – e la distribuzione delle precipitazioni si scoprirebbe che i fenomeni odierni colpiranno gran parte delle nostre regioni.
In tema d’instabilità, il nostro LAM ha sfornato l’ennesima mappa preoccupante. Scorgiamo tonalità dal viola al porpora praticamente su tutto il Centro Sud, nelle due Isole Maggiori, in Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, localmente in Valle d’Aosta e sui settori sudorientali lombardi. Non ci stancheremo mai di ripetere che in presenza di quei colori l’energia potenziale disponibile per la cumulogenesi è al top e quindi il rischio temporali – tra l’altro violenti – altissimo. Potrebbero scatenarsi furiose grandinate, colpi di vento e qualche nubifragio, ragion per cui non ci stancheremo mai di raccomandare massima prudenza.
L’instabilità sarà meno pronunciata sul Nordest, sui litorali abruzzesi, su alcuni tratti costieri pugliesi e sulla parte sudoccidentale della Sardegna.