La Pianura Padana resta immersa in un contesto decisamente freddo e nebbioso, mentre i nuovi apporti d’aria di matrice artica dai quadranti settentrionali si vanno a dirigere più direttamente verso le regioni del Centro-Sud Peninsulare, che saranno più esposte al calo termico delle prossime 24/48 ore. Questa situazione stagnante, senza un rimescolamento significativo delle masse d’aria, potrebbe risultare decisamente sfavorevole al possibile remake nevoso sulle pianure del Nord Italia: il cuscinetto freddo nei bassi strati non avrà probabilmente il vigore sufficiente a garantire la caduta dei fiocchi fino in pianura e questo a causa del mancato arrivo di nuove significative iniezioni d’aria più fredda e secca dalla porta orientale. Si tratta comunque di una situazione molto al limite ed incerta, che renderà necessari gli aggiornamenti dell’ultim’ora.
Osservando la proiezione delle isoterme (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo) per la notte fra giovedì 20 e venerdì 21, emerge proprio la mancanza di una colonna d’aria ideale alle nevicate fino in pianura: sono attesi infatti valori attorno a 0°C/-1°C a circa 1500 metri, ma avremo valori positivi (sopra lo zero) a quote sottostanti che andrebbero a relegare il limite della neve al di sopra dei 400-500 metri, salvo locali episodi a quote più basse in alcuni fondivalle. Le precipitazioni saranno peraltro molto deboli e questo costituisce un altro elemento a sfavore della neve a quote troppo basse. Strano a dirsi, ma la probabilità di qualche fiocco di neve fino in pianura potrebbe riguardare l’estremo Nord-Est in base alle attuali indicazioni, perché non vi sarà il classico richiamo sciroccale nei bassi strati dall’Adriatico.