Asse di saccatura si estende dalla Gran Bretagna sin verso il Marocco ove staziona da più giorni un minimo di geopotenziale.
Moderata avvezione calda muovesi in seno ad un “ridge” di isospessori, downstream all’asse di saccatura laddove, il parametro termico frontale e il gradiente della temperatura potenziale equivalente, mostrano segni di un debole processo frontogenetico.
Il Lapse Rate (0-500 m) inizialmente mostrerebbe una tipica inversione con inibizione dell’attività convettiva e questo verrebbe evidenziato anche dalle Omega, limitate nello strato più basso troposferico (sino a 700 hpa).
Il tipo di nuvolosità che risale dunque può essere anche oggi identificata come una Warm Conveyor Belt sottovento all’asse di saccatura con un andamento termico quasi omogeneo. E’ inoltre presente un WA max (Avvezione Calda massima) sulla struttura nuvolosa, in gran parte di tipo medio alta.
Il flusso caldo, ordinariamente secco, tende però ad umidificarsi pettinando la superficie marina. Un marcato Lapse Rate (2000-4000 m) nell’afflusso caldo porterebbe ad un incremento del Cape sul Nord Africa (indipendentemente dal contenuto di umidità a disposizione), poi sul Mediterraneo occidentale.
L’avvezione di temperatura, crescente con la quota, favorirebbe oltre che ad una “saltuaria” diminuzione dei geopotenziali, anche ad un veloce incremento dei moti verticali che non si limiterebbero dunque allo strato più basso troposferico.
Questa situazione verrebbe anche supportata da incrementi del vento in quota, “triggering” per inneschi temporaleschi a carattere sparso e che potrebbero però organizzarsi in sistemi più complessi, specie durante il giorno in connessione con un incremento della stratificazione verticale instabile e nelle aree di maggiore baroclinicità.