La situazione prospettata dal modello in questione è chiara: alta pressione in totale prevalenza, con qualche disturbo solo al meridione italiano.
In effetti l’alleanza tra alta azzorriana e collega russo-siberiana, sembra essere imbattibile, con una maggiore prevalenza della collega russa fino a giovedì, e maggiore ingerenza oceanica da venerdì.
Il Vortice Polare, dopo l’intrusione verso sud con rilascio di saccatura in direzione della penisola iberica ed isolamento di cut-off latente ed in lento spostamento verso levante con totale assorbimento dello stesso da venerdì, non riesce a dettare legge, ed ad inviare nuovi impulsi meridiani tali da controvertere la situazione a favore della ciclonicità.
La sua influenza si limiterà all’Islanda e penisola scandinava, con interessamento del Regno Unito, ma ben poco potrà fare d’altro, se non approfondirsi ulteriormente verso il finire della settimana, pronto a sferrare un poderoso attacco al baluardo altopressorio che lo attanaglia su tutti i fronti, complice anche la formazione di anticiclone groenlandese in rinforzo proprio da venerdì.
Intanto l’anticiclone russo detterà legge almeno fino a giovedì, portando i suoi massimi di pressione proprio su Europa centro orientale, garantendo un costante afflusso di aria continentale verso la nostra penisola e mantenendo il quadro termico europeo nelle aree dallo stesso controllate su valori prettamente invernali.
E mentre il Vortice Polare condiziona il tempo dell’area nordoccidentale europea, il cut-off iberico cerca di farsi strada verso levante creando un’interazione con l’aria continentale proveniente da oriente e in scorrimento sul lato meridionale del possente anticiclone asiatico, provocando molte nubi al sud italiano e sul Mediterraneo occidentale, con qualche precipitazione, ma ben poco altro, venendo in seguito assorbito dalla rimonta dei geopotenziali del collega oceanico a scapito di quello russo.
A questo punto del cut-off non resterà che un debole minimo in quota retrogradato in pieno oceano sulle coste nordafricane marocchine in totale perdita di energia, mentre l’alta oceanica verrà richiamata verso le alte latitudini atlantiche dalla collega groenlandese in espansione verso sud.
Questo potrebbe dare al Vortice Polare l’occasione di estendere la sua influenza nel vuoto che si verrebbe a creare tra l’alta oceanica in ritiro verso l’oceano con velleità meridiane e quella russa in indebolimento sull’Europa centrale, così da preparare un attacco meridiano verso l’Europa centrale ed in prospettiva sul bacino del Mediterraneo, ma ancora ci resta oscura l’eventuale riuscita di tale progetto e la meta finale della saccatura, fondamentale per determinare l’influenza e le conseguenze di tale mossa sul nostro paese.
Quindi un’altra settimana all’insegna degli anticicloni, in un contesto termicamente invernale, con scarsa possibilità di precipitazioni se non che relegate all’estremo sud isole in primis, in attesa di una mossa decisa del Vortice Polare che nel frattempo tenderà a rafforzarsi decisamente.
Non ci resta che rimandare eventuali sviluppi ai primi giorni della settimana entrante, quando forse sarà più chiara la modalità di sblocco della situazione e le eventuali ripercussioni sul mare nostrum.