NEVE DA CUSCINETTO?L’impulso perturbato di venerdì sarà seguito dall’ingresso di masse d’aria ulteriormente più fredde di natura artica, che porteranno ad un ulteriore calo termico. L’aria gelida, addentrandosi ulteriormente sui bassi strati, si consoliderà su tutto il bacino padano e sulle vallate dei rilievi alpini e prealpini. L’evoluzione di domenica è incentrata su un cambio di circolazione che scaturirà dalla formazione di un minimo barico sul Mediterraneo Occidentale, in progressiva evoluzione verso levante.
Questa ciclogenesi causerà un progressivo richiamo di masse d’aria più temperate ed umide meridionali che, tenderanno a sovrascorrere sul cuscinetto freddo, perlomeno su parte della Pianura Padana, a causa della sua conformazione orografica che “custodisce” il freddo ai livelli prossimi al suolo. Quando il richiamo sciroccale è troppo intenso, anche il cuscinetto freddo ne risente subito e viene scalfito rapidamente fin sui settori più protetti della Val Padana occidentale, ma non sembra essere questo il caso riguardante la giornata di domenica.
Piuttosto, i dubbi sulla diffusione ed entità delle eventuali nevicate riguarda la traiettoria del minimo barico in arrivo dalle Baleari: una traiettoria del vortice troppo bassa, in evoluzione dalla Sardegna verso le regioni centrali, rischierebbe di lasciare il Nord un po’ troppo ai margini delle precipitazioni connesse all’impulso perturbato. Nei casi di situazione un po’ al limite per la neve come questa, l’entità delle precipitazioni assume un ruolo determinante: più sono intense, più ha facilità la neve di giungere intatta e meno bagnata al suolo.