La campana anticiclonica protegge il bacino centrale del Mediterraneo dalle varie infiltrazioni instabili oceaniche che riescono a lambire solo le zone alpine, trasportate da un flusso di correnti sud/occidentali. Lo sviluppo di un’intensa onda depressionaria, a sud della Groenlandia, tenderà nei prossimi giorni ad inglobare il cut-off iberico per poi protendersi con maggiore decisione verso il Mediterraneo Centro-Occidentale.
Le prossime due mappe evidenziano l’evoluzione proposta rispettivamente da ECMWF e dalle GFS per la prima parte della giornata di venerdì. La similitudine dei due principali modelli è lampante: si può ben notare come la lingua instabile ciclonica atlantica tenda ad aprirsi un inevitabile varco in senso obliquo verso il Mediterraneo, costretta ad una tale dinamica dall’Anticiclone nordico e dal promontorio sub-tropicale azzorriano, il quale impedirà che l’affondo depressionario vada ad isolarsi ancora una volta sull’Iberia.
L’evolversi della situazione appare invece leggermente diverso fra i due principali modelli di previsione: per le ECMWF l’affondo depressionario tenderà ad affondare con decisione verso le Isole Maggiori, con la genesi di una profonda bassa pressione al suolo sul Tirreno Centro-Meridionale. Un po’ diverso il contesto evolutivo evidenziato dalle ultime GFS con un affondo depressionario ben più incisivo per quanto concerne al Centro-Sud (minimo barico al suolo sul Mar Ligure nella notte fra venerdì e sabato). Possiamo notare le differenze nel raffronto dalle due mappe qui in basso.
Il peggioramento potrebbe risultare abbastanza breve: un po’ tutti i modelli di previsione evidenziano infatti un generale miglioramento già da Domenica. Come evidente nella mappa sotto relativa alla proiezione del modello GFS, possiamo notare come domenica l’area ciclonica, ormai isolata e indebolita, tenderà a portarsi verso le zone balcaniche, mentre il nostro Paese verrà raggiunta da una prima modesta ripresa anticiclonica proveniente dal Mediterraneo Sud-Occidentale.