La circolazione atmosferica dell’Emisfero Nord, nella media troposfera, presenta una configurazione prevalentemente a tre onde risonanti. La prima onda anticiclonica si estende dal Pacifico orientale all’Artico, attraverso l’Alaska orientale. La seconda, più corta, attraversa il medio Atlantico e si allunga verso nord fino a sfiorare le coste orientali della Groenlandia. Troviamo un terzo promontorio anticiclonico sull’Asia centrale, disteso verso nord fino all’Oceano Artico al largo della penisola siberiana di Tajmyr.
La prima e la terza onda si raccordano ad un anticiclone di blocco, posizionato nel settore siberiano dell’Artico: la presenza del blocco artico determina una frammentazione del vortice ciclonico polare in minimi depressionari dislocati a latitudini relativamente basse.
Il vortice ciclonico più vigoroso è situato tra l’Arcipelago Canadese e il Canada occidentale. Da questo si dipartono tre saccature. La principale interessa, con gelidi venti settentrionali, buona parte degli Stati Uniti occidentali. Le semionde più orientali entrano in conflitto con le correnti calde ed umide oceaniche che scorrono ad ovest del promontorio anticiclonico del medio Atlantico. Ne deriva una marcata attività ciclogenetica e frontogenetica a partire dal Nord America orientale (con copiose nevicate), fino alla profonda depressione tra Islanda e Groenlandia.
Degno di nota è anche il vortice ciclonico della media troposfera centrato tra Russia Europea e Siberia. Ad esso si associa freddo molto intenso sulla Russia settentrionale. Sul fianco più occidentale di questo vortice, ad est del promontorio atlantico, è presente una moderata attività ciclonica, associata a semionde cicloniche e a vortici depressionari isolati, che determinano tempo incerto, localmente perturbato su diverse località dell’Europa centro-occidentale e del vicino Atlantico fino alle Canarie.
Ad est della terza onda anticiclonica, troviamo un centro depressionario a 500 hPa presso l’estremità meridionale della Camciatca, in posizione anormalmente meridionale. Il contrasto tra questa e un vasto e robusto anticlone sub-tropicale sul Pacifico occidentale, alimenta un vigoroso flusso zonale che pilota un veloce treno d’intensi sistemi perturbati che, dalle medie latitudini del Pacifico a est dell’Asia si estende fino alle coste pacifiche del Canada e all’Alaska meridionale.
Nella proiezione GFS per il 1° dicembre (ore 12 UTC) notiamo la persistenza del blocco anticiclonico polare e lo sviluppo, alle medie latitudini, di una nuova onda risonante sull’Europa orientale, parzialmente fusa, alle alte latitudini, col promontorio anticiclonico bloccante dell’Atlantico. Tra i due promontori anticiclonici s’interpone un’area depressionaria che determinerà precipitazioni, anche copiose, soprattutto su Marocco, Europa sud-occidentale, Italia e parte dei Balcani.