RUSSIA, UCRAINA E BIELORUSSIA, brividi invernali L’incontrastato anticiclone continentale, centrato tra l’area baltica ed il nord-ovest della Russia, è all’origine di una discesa d’aria fredda artica che, in scorrimento sul bordo orientale del vasto anticiclone, interessa il Bassopiano Sarmatico compreso il bacino di Mosca, le alture del Volga e s’infiltra ormai sulle nazioni confinanti, in particolar modo l’Ucraina e la Russia Bianca. Va inoltre evidenziato il bel tempo e la presenza di cieli sereni in virtù dell’anticiclone, che ha favorito l’ulteriore raffreddamento notturno con le prime importanti gelate: all’alba odierna Mosca ha infatti misurato una temperatura di -3°C, mentre Minsk è scesa fino a 4 gradi sotto lo zero.
NUCLEO FREDDO IN ROTTA VERSO I BALCANI Nel corso dell’odierna settimana la persistente presenza anticiclonica sul Baltico e sulla Russia Occidentale tenderà ad incrementare la spinta retrograda del nocciolo d’aria fredda, che s’impossesserà in maniera più decisa non solo di tutto il comparto attorno al Mar Nero, ma anche delle zone balcaniche e persino della Ex Jugoslavia: i riflessi pur marginali di tale azione fredda, sul finire della settimana, saranno ben percepibili anche sull’Italia, soprattutto sulle regioni settentrionali e sui versanti adriatici, ma vi sarà nel contempo la contrapposizione di un flusso ben più mite richiamato da una depressione in lento avanzamento da ovest.
LUNGO TERMINE, possibile colata artica Forse è ancora troppo prematuro sbilanciarsi sulle potenzialità che questi primi respiri freddi continentali possano avviare in anticipo l’inverno, tuttavia le prospettive di lungo termine diramate dai modelli matematici evidenziano la possibilità di ulteriori discese fredde artiche verso la Russia e l’Europa Orientale, con il contesto climatico che potrebbe pertanto subire nuovi bruschi raffreddamenti.