Il predominio quasi schiacciante di condizioni meteo anticicloniche, nell’arco di questo mese, aveva finora riguardato in genere le zone mediterranee e solo a tratti parte dei settori centrali ed orientali del Continente. Andando avanti con la stagione, sarebbero lecito attendersi che le perturbazioni atlantiche rubino progressivamente la scena agli anticicloni, scendendo sempre più spesso di latitudine, come si conviene con il graduale incedere della stagione autunnale. Invece no, una straordinaria performance dell’anticiclone ha intenzione di far sentire la sua impronta su quasi tutta l’Europa.
La roccaforte dell’alta pressione si insedierà proprio sul cuore del Continente, con massimi barici a tutte le quote collocati fra la Germania e la Danimarca, con il raggio d’azione stabilizzante capace di inglobare anche parte della Scandinavia, così da costringere i fronti atlantici a scorrere oltre il 60° parallelo. Quest’impressionante affermazione dell’alta pressione ricorda da vicino il trend che avevamo vissuto nella scorsa primavera, quando intere settimane furono condizionate dal diktat di feroci anticicloni di matrice euro-continentale.
Il Mediterraneo si troverà sul bordo meridionale della figura anticiclonica e quindi più ai margini: ecco facilmente spiegato il motivo per cui si risentirà di quella bolla instabile che tenderà a collocarsi fra lo Ionio ed il Mar Libico, così da condizionare lo scenario meteorologico sulle estreme regioni meridionali italiane per più giorni. Tuttavia, fino a che giganteggerà l’anticiclone in questo modo sul cuore dell’Europa, la strada è sbarrata per le perturbazioni atlantiche messaggere dell’autunno.