Non essendoci più alcun dubbio sull’eccezionalità dell’ondata di caldo settimanale, proviamo a spingerci oltre alla ricerca di una tendenza previsionale che possa rivelarsi affidabile. Da più parti, negli ultimi giorni, abbiamo letto assurdi paragoni col passato. Qualcuno ha evocato il 2003 certo di incrementare letture e seguaci. Or bene, quel che possiamo dirvi è che vari elementi a contorno, climatici ovviamente, non hanno nulla a che spartire con quell’anno.
Ed in effetti un sostanziale cambiamento potrebbe avvenire il prossimo fine settimana, la cui natura è tutt’altro che scontata. Sino a ieri, o meglio, sino all’altro ieri v’erano evidenti discordanze modellistiche: chi propendeva per l’Atlantico, chi per aria ben più fresca da est. Ieri, quasi inaspettatamente, i più autorevoli modelli sembravano aver trovato sintonia nell’ipotizzare una notevole incursione d’aria fresca i cui effetti potrebbero risultare devastanti.
Perché a prescindere dalla natura dell’eventuale peggioramento, ciò che conta sottolineare è che il surplus termico che andrà a crearsi dovrebbe porre le basi per manifestazioni atmosferiche piuttosto violente. I temporali che andrebbero a scatenarsi, almeno in prima istanza, potrebbe causare non pochi grattacapi e accompagnarsi a furiose grandinate. Ovviamente la speranza è che tutto questo possa rimanere sulla carta e che l’eventuale peggioramento possa svolgersi in assoluta tranquillità.