Mediterraneo sotto attacco delle perturbazioni: un primo fronte nuvoloso, giunto dalla Spagna, ricopre già i cieli di molte regioni dell’Italia, con piogge già in azione sui settori occidentali. Di ben altra entità è l’insidia perturbata che avvolge Francia e Germania, con la coda più avanzata del fronte freddo ormai quasi a ridosso delle Alpi. L’ammasso instabile sul Continente Europeo è sospinto da una consistente discesa d’aria fredda e sarà proprio questa, una volta giunta rapidamente sul Mediterraneo, a favorire maggiori contrasti perturbati.
Poniamo dunque attenzione al tragitto dell’aria fredda per valutarne l’entità e comprendere gli effetti attesi sul Mediterraneo. sulla base della situazione termica all’altezza di 850 hPa (circa 1500 metri d’altezza): come possiamo notare osservando la prima mappa in basso, per questa notte sarà assai notevole il raffreddamento sulle Isole Britanniche, con la 0°C a 850 hPa che ingloberà quasi l’intero territorio. La termica +4 si spingerà sul nord della Francia, Belgio e Paesi Bassi, mentre l’avanguardia dell’aria fredda, con isoterme fra +6 e +8°C, si sarà portata sul nord dell’Iberia e sulle zone alpine, iniziando a sfociare sul Mediterraneo attraverso la Porta del Rodano.
Entro le 24 ore successive (notte fra sabato e domenica) il fiume d’aria fredda, seppure un po’ smorzato, piomberà ben più a sud: quasi tutta la Francia sarà coinvolta da isoterme d’appena +2°C, con la +4°C a ridosso dei settori alpini. Nonostante l’ostacolo delle Alpi, una parte di quest’aria fredda riuscirà a penetrare sull’Italia, specie al Centro-Nord con isoterme previste fra +6 e +8°C. Nulla di eccessivamente così eclatante, ma nemmeno così trascurabile considerate le maglie depressionarie che abbracceranno l’Italia nell’arco del week-end.
Ci attendiamo dunque un calo termico di proporzioni significative sull’Italia, ma vediamo a quanto ammorterà realmente l’abbassamento dei valori termici. Riferendoci ad un’altitudine media nell’atmosfera di circa 1500 metri (pari ad 850 hPa di geopotenziale), il calo delle temperature rispetto al contesto autunnale sarà più rilevante al Centro-Nord: la mappa in basso mostra come varieranno le isoterme ad 850 hPa entro le prossime 72 ore rispetto allo scenario attuale (va detto che non siamo interessati da nessuna avvezione calda pre-frontale di rilievo).