Come sovente accade durante le fasi anticicloniche invernali, non sempre i cieli risultano sereni ed il clima mite. Lo stiamo già appurando da qualche giorno e probabilmente così sarà per tutta questa settimana appena iniziata: la persistenza dell’anticiclone determina infatti il ristagno (o schiacciamento per compressione) dell’aria umida e fresca nei bassi strati sulle pianure e vallate, con genesi nelle ore più fredde (ma con persistenza localmente anche diurna) di nubi basse e frequenti nebbie che portano al grigiore ed all’aumento degli inquinanti, specie nelle grandi città del Nord.
Sole splendente e clima mite sono invece garantiti sui rilievi in montagna, al di sopra di quello che chiamiamo strato d’inversione termica: in sostanza il caldo fuori stagione, con temperature prettamente primaverili, si farà sentire in quota, ponendo un ulteriore brusco stop ad una stagione invernale che sembrava partire sotto le migliori premesse. Nei prossimi giorni, con l’ulteriore irrobustimento dell’anticiclone, lo zero termico (altitudine alla quale ritroviamo una temperatura di 0°C) salirà anche oltre i 3200 metri, specie su Ovest Alpi, come evidenzia la mappa in basso relativa al giorno 11 dicembre.