Un buon inizio settimana a tutti i lettori. Quella che vivremo sarà destinata a segnare in maniera indelebile l’anomalo andamento dell’inverno in essere. A fronte di persistenti anomalie termiche in senso positivo, con annessa carenza idrica su molte regioni del nostro stivale, si attende il ritorno dell’alta pressione a matrice subtropicale. Il che, oramai è risaputo, significa temperature in deciso rialzo e tempo stabile.
Quanto prefigurano i modelli di previsione ha davvero del sorprendente. Aria calda in risalita dal Nord Africa potrebbe portare un sensibile rialzo termico a tutte le quote, con valori alla quota di riferimento di 850 hPa di +10 gradi centigradi. Addirittura i settori occidentali del Centro nord verrebbero sfiorati dalla +15, ma la tendenza è da confermare. Certamente vivremo un weekend dal sapore tipicamente primaverile, a fronte d’un calendario che segnerà la piena maturità invernale.
Ora ci si chiede. Sarà sintomo di una stagione mai iniziata e giunta già al capolinea, oppure dovremo attenderci, tra fine gennaio ed inizio febbraio, l’inizio di una cruda fase invernale? Dirlo oggi sarebbe quanto mai inopportuno così come completamente errato. Personalmente mi fanno sorridere coloro i quali si lanciano in proclami catastrofici annunciando un’estate torrida e la crescita del caldo in modo esponenziale.
È vero, siamo dinanzi ad un profondo cambiamento climatico, ma qualora dovessero verificarsi tali previsioni si tratterebbe di semplice fortuna. Dopotutto stiamo osservando il “fallimento” di alcuni autorevoli modelli stagionali che parlavano di un inverno assai freddo sul Continente Europeo. Ciò non toglie comunque che l’inverno possa presto bussare alla porta, magari persino con forza. Statistica vuole che il Vortice Polare perda progressivamente d’intensità, in tal modo sarebbe possibile una ripresa degli scambi meridiani con l’aria fredda che dalle regioni Polari muoverà importanti passi verso Sud. Se poi sarà l’Italia l’obbiettivo finale, sarà tutto da vedere.
Tralasciando l’excursus stagionale, giungiamo alla previsione concernente il tempo odierno. Un lunedì che, nonostante la presenza anticiclonica, sarà segnato da nubi sparse un po’ su tutte le regioni, tuttavia relativamente intense al Nordovest, la Liguria e le regioni tirreniche. La causa, lo ribadiamo, è rappresentata dall’ingresso in quota di aria umida oceanica, annessa a deboli correnti occidentali.
Addensamenti che potranno dar vita a locali precipitazioni, peraltro deboli. Verranno colpite Liguria, riviera di Levante, l’Emilia, la Toscana, la Sardegna occidentale, le coste laziali, quelle campane, lucane, calabresi, con locali sconfinamenti verso Molise occidentale e Gargano. Locali fenomeni anche sui rilievi alpini valdostani e piemontesi, con nevicate oltre i 1700-1800 m di quota. Qualche pioggia cadrà anche in Sicilia, specie al pomeriggio, allorquando avremo un miglioramento sui settori occidentali del Nord.
Su Nordest e lungo l’Adriatico avremo prevalenza di tempo secco, anche se non mancheranno gli addensamenti in particolare sui rilievi. Le temperature persisteranno ovunque al di sopra della media stagionale, mentre i venti, come detto in precedenza, saranno deboli a prevalente componente occidentale.